CIVITAVECCHIA – Approccio pragmatico e stimolo intellettivo; unione nella ricerca di problematiche ed eventuali soluzioni, per far sì che gli istituti scolastici cittadini possano rendersi esemplari su vasta scala. Ed ancora, consapevoli di essere «coloro che portano il peso del passato, costruiscono il presente e definiscono il futuro».

C’è fermento in città. E’ quello degli studenti che si organizzano in gruppi per affrontare le criticità delle scuole cittadine. E lo fanno con gli strumenti propri di un sindacato, un nuovo sindacato studentesco che prende il nome di “Futuro indipendente”; un gruppo apartitico che si pone come come obiettivo generale proprio quello di costruire un ponte tra studenti e istituzioni.

UN SINDACATO INDIPENDENTE PER AFFRONTARE LE URGENZE «Noi siamo Futuro indipendente – spiegano dal neo sindacato – un nuovo sindacato studentesco che sorge come frutto di una lunga elaborazione e di una continua ricerca circa la comune esperienza scolastica tra alcuni ragazzi dell’istituto Alberto Guglielmotti di Civitavecchia. È un incessante e analitico dibattito ciò che ha permesso a noi ragazzi di Fi di trarre dalla nostra comunione ideale le priorità, le urgenze e le criticità che segnano l’odierna vita scolastica locale e non». «Il successivo confronto con l’ambiente studentesco nella sua complessità, tramite riunioni e contatti su larga scala, ha permesso di riscontrare tali profonde e gravi dinamiche presso la quasi totalità degli studenti non solo negli istituti di Civitavecchia, dalla quale fioriscono le nostre radici, bensì nell’intera città di Civitavecchia»

IL MANIFESTO «Fondare un nuovo sindacato studentesco pone di fronte a svariati problemi di ordine non solo scolastico e sociale, ma anche mediatico e politico - spiegano i ragazzi - Abbiamo per questo scritto un Manifesto consultabile in cui definiamo con precisione dialettica e riferimenti solidi la nostra visione, ossia quella di un sindacato apartitico, indipendente e progressista che intraprenda le proprie azioni con pragmatico senso di realtà ed animo obiettivo ed inclusivo». «La storia scolastica recente - affermano dal sindacato - è segnata negativamente da intrusioni partitiche e propagandistiche che spesso hanno strumentalizzato o persino deviato le reali necessità degli studenti, ovvero quelle di una scuola innanzitutto sicura, accessibile e fornita, e soprattutto di una scuola ove sia la pratica culturale e la trasmissione educativa il fine ultimo, e non invece una scuola rallentata ed impoverita da futili processi burocratici e dinamiche di stampo meramente lucrativo o aziendalistico».

LE RICHIESTE «Risulta quindi ora lampante che i temi ai quali rivolgiamo il nostro futuro operare sono: l’agibilità, la riqualificazione e il rifornimento adeguato delle strutture e dei plessi, tramite ragionevoli e doverosi finanziamenti e il coinvolgimento delle istituzioni preposte con le quali richiediamo un dialogo diretto; la verifica delle condizioni inerenti la presenza e la sicurezza di aule, laboratori e materiale didattico;la proposta di funzionali iniziative realmente aderenti al campo di studio caratteristico di ogni istituto,che possano finalmente rendere fruibile e coinvolgente il lavoro scolastico di alunni e insegnanti, nei limiti del possibile; l’inchiesta e la ricerca tramite fonti affidabili circa le condizioni di salute mentale degli studenti e circa il loro benessere ambientale; la proposta di maggiore spazio educativo dedicato alla psicoaffettivita’ e la riabilitazione di sportelli psicologici funzionali; frequenti sondaggi, confronti diretti e dibattiti con gli studenti del territorio per segnalare criticità o malesseri, e anche gli spesso mal gestiti casi di bullismo o mobbing. Tutto questo è per ora ciò che vogliamo sviluppare negli istituti di Civitavecchia tramite le nostre riunioni e particolarmente al Padre Alberto Guglielmotti, da cui Fi sta intraprendendo il suo cammino, sperando di raggiungere più istituti possibili».

UNA PETIZIONE DEDICATA AL GUGLIELMOTTI Proprio relativamente alle proposte, ha già trovato realtà una prima iniziativa concreta del sindacato che ha avviato una petizione dedicata al liceo Alberto Guglielmotti di via dell’Immacolata 47, “Rifondiamo il Guglielmotti’’. Una petizione per richiedere «urgentemente lo stanziamento di fondi necessari alla riqualificazione della struttura - dicono - la quale presenta conclamate criticità edilizie e persino gravi non conformità rispetto agli spazi agibili, che stanno minando la invece fondamentale fruibilità ambientale agli studenti della sede centrale e della succursale di via Adige. Tale petizione - aggiungono - richiede inoltre la possibilità di una comunicazione diretta con gli organi preposti come il dipartimento edilizia scolastica della Città Metropolitana, con l’inserimento del Guglielmotti come prioritario nel piano interventi, cosa questa finora mal gestita e sostituita da risposte ambigue e mai sufficienti. Noi ragazzi di Fi speriamo che dietro queste parole si possa cogliere non solo l’urgenza materiale che ci muove quanto la singolarità ideale che ci permea, imperniata su valori civili e non propagandistici, sul significato profondo della cultura e sul convincimento che seppur momentaneo e territoriale ogni intervento in un ambito come quello scolastico significhi intervento di civiltà, avanzamento e progresso sociale. Politica è arte della polis, e non strumentalizzazione ideologica; scuola è invito alla cultura intesa come arte di vivere ed elargizione dei mezzi necessari a conseguirla concretamente; studente è colui che vuole questo, ma spesso non ha gli spazi o i mezzi non solo per esprimerlo, ma anche solo per pensarci. Noi siamo qui per questo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA