PHOTO
CIVITAVECCHIA – Il Pride cittadino che si è svolto ieri a Civitavecchia ha visto la partecipazione di cittadini, associazioni e istituzioni in una giornata dedicata ai diritti e all’inclusione. Un appuntamento che ha riaperto il confronto pubblico su temi di dignità e riconoscimento. «È stata una giornata storica per la nostra città – ha commentato Alessandra Lecis, capogruppo del Movimento Cinque Stelle – una giornata dedicata al rispetto e alla valorizzazione della diversità. Attraverso musica, colori e dialogo, abbiamo voluto ribadire che Civitavecchia è una comunità capace di respingere ogni forma di pregiudizio». Lecis ha sottolineato anche il ruolo del Comune, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa: «Un segnale importante, che conferma il sostegno a manifestazioni che promuovono diritti civili e inclusione. Voglio ringraziare chi ha lavorato all’organizzazione, le scuole che hanno partecipato, e la Croce Rossa per l’impegno concreto dello sportello DiverCity, attivo da gennaio».
Valentina Di Gennaro, delegata comunale alle politiche di genere e ai diritti LGBTQIA+, ha parlato di una città che «si è riscoperta diversa, migliore. Il Pride non è stato solo una festa, ma un corteo di dignità, un mosaico di differenze che non chiedono il permesso di esistere, ma lo esercitano. Sono stati i volti, i passi, i cartelli – ha aggiunto Di Gennaro – a fare la differenza: non hanno chiesto di essere accettati, ma riconosciuti. E la politica, questa volta, c’era: non solo per rappresentare, ma per stare accanto».
Entrambe hanno messo in evidenza il carattere aperto e collettivo dell’iniziativa. «Parliamo di Pride, non di ‘Gay Pride’ – ha ricordato Lecis – perché è l’orgoglio di tutte le identità». «Quando una città si concede il lusso della verità – ha concluso Di Gennaro – niente può tornare come prima».