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Focus sul Dup nei lavori mattutini della seconda giornata di consigli dedicati al bilancio di previsione. Con la richiesta di chiarimenti da parte dell’opposizione sul documento che, come rimarcato dai consiglieri Andrea Micci della Lega, Laura Allegrini di Fratelli d’Italia e Francesca Sanna del Pd, presenta molte carenze e soprattutto «mancanza di strategia» o quantomeno non è chiara la strategia che l’amministrazione intende mettere in campo.
In particolare il leghista ponendo l’accento sulle carenze soprattutto in merito al termalismo e al rilancio del centro storico, per il quale suggerisce le tre vie secondo lui da percorrere: politiche abitative, politiche commerciali e iniziative per renderlo attrattivo.
Tra gli emendamenti presentati al documento unico di programmazione hanno ricevuto il via libera due proposte del Pd relative alla questione parcheggi, più che mai necessari nell’ottica della mobilità sostenibile. Il primo riguarda l’impegno ad eseguire uno studio finalizzato alla realizzazione di un parcheggio interrato sotto Pratogiardino e un multipiano nella zona tra le Fortezze e il Carmine, l'altro invece sui parcheggi a Sant'Angelo di Roccalvecce.
Sul discorso delle aree di sosta si inserisce la capogruppo meloniana Allegrini con la richiesta di aggiungere il multipiano al Sacrario. Sulla proposta del Pd arriva il parere dell’assessore Emanuele Aronne, il quale premettendo che «nel quadrante nord della città transitano quasi 30mila auto al giorno», ritiene che «l’emendamento su Pratogiardino vada accolto e vada iniziato uno studio prodromico alla realizzazione» prendendosi l’impegno «a verificare nei prossimi tre anni la fattibilità». E, pur non escludendo il multipiano al Sacrario - «progetto inserito nel piano triennale opere pubbliche» - ribadisce però «da tecnico ritengo abbia più senso effettuare studi e rilievi su Pratogiardino». Con Ricci (Pd) che rincara: «La nostra posizione politica è che il parcheggio lì è prioritario rispetto al Sacrario, anche perché stiamo parlando di circa 400 posti auto alcuni dei quali potrebbero essere venduti ai privati». L’emendamento dem è passato con il voto favorevole di maggioranza e Pd, astenuto il resto dell’opposizione.
Nella sessione pomeridiana l'avvio dei lavori sul bilancio 2025-2027 - manovra che vale 118 milioni di euro - aperti dalla relazione dell’assessore competente Elena Angiani su entrate, uscite e sui fondi stanziati nei vari settori a cui sono seguite quelle più sintetiche degli altri assessori con riferimento ai capitoli più rilevanti nei rispettivi ambiti di competenza. Una panoramica su cifre e interventi a cui è seguita l’illustrazione e il dibattito sugli oltre 30 emendamenti presentati dai gruppi di opposizione.
Accolto all’unanimità l’emendamento al bilancio presentato dal leghista Micci: 25mila euro destinati all’acquisto di attrezzature per i parchi giochi dei bambini. Ok che ha dato vita a un siparietto che ha suscitato ilarità in aula: Lina Delle Monache (Pd) gli ha consegnato una stampella. Chiaro riferimento alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Micci sul Pd che fa da stampella all'esecutivo Frontini. Accolto anche l’emendamento Pd, in questo caso al bilancio, sul parcheggio interrato a Pratogiardino: 20mila euro per lo studio di fattibilità dell’opera. Sì pure a un altro emendamento del gruppo dem relativo al contributo di 2500 euro alla Asd Sorrisi che nuotano Eta Beta per il memorial Alberto Casciani.
Quando tocca a Fratelli d’Italia presentare gli emendamenti scoppia il caso “tagliola”.
Tre delle sei proposte vengono dichiarate decadute perché, a fronte sembra di una norma del regolamento inserita nel periodo commissariale, se su un capitolo sono già stati approvati degli emendamenti anche di un solo euro e pur essendoci capienza economica quelli successivi automaticamente decadono.
«Se lo sapevo non venivo a perdere due giorni in consiglio» è l’ovvia considerazione del meloniano Gianluca Grancini. Presentati dall’altro “fratello” Matteo Achilli i restanti 3 emendamenti di FdI, tutti bocciati. In fase di dichiarazione di voto secco no dalle opposizioni. Per il capogruppo Pd Alvaro Ricci: «E’ un bilancio tecnico dove non c’è più un euro a causa delle politiche sbagliate attuate negli anni precedenti» e per Matteo Achilli di Fratelli d’Italia «un documento senza visione».