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«Mi ricandido alla guida dell’ente, individuando e in prosecuzione con un percorso di partecipazione con tutte le forze che ritengono opportuno, necessario e auspicabile rappresentare attraverso un governo di territorio, più che di larghe intese, un ente che proprio per formazione necessita di questo apporto».
Con un intervento che richiama all’importanza di perseguire tutti insieme, pur nelle diverse sensibilità, un’unità di intenti, il presidente Alessandro Romoli ha annunciato al termine dei lavori consiliari la propria candidatura per il rinnovo della carica apicale.
Il suo mandato, è stato eletto presidente il 19 dicembre 2021, si avvia a scadenza. Ha quindi ritenuto opportuno procedere a indire la consultazione per il solo rinnovo del presidente dell'amministrazione, fissando la data delle elezioni al 21 dicembre. Sono circa 900 gli aventi diritto, tra sindaci e amministratori - essendo la Provincia un ente di secondo livello - a deporre la scheda nelle urne che saranno aperte dalle ore 8 alle 20.
Il consiglio invece proseguirà il mandato, di due anni, fino al 20 marzo con funzionalità anche per i tre mesi successivi. Poi si andrà al rinnovo anche della formazione assembleare.
Nella stessa giornata di ieri, Romoli ha firmato il decreto per indire le elezioni e dal 30 novembre e fino alle ore 12 del 1 dicembre sarà possibile presentare le candidature a presidente. Lo scrutinio delle schede avverrà la mattina del 22 dicembre, con proclamazione immediata dell’eletto.
«Da oggi (ieri ndr.) sostanzialmente inizia la fase di rielezione del presidente» ha sottolineato proseguendo il suo intervento che è già riecheggiato di toni da campagna elettorale.
E prendendo spunto dall’unanimità dell’aula sull’azienda speciale per la formazione professionale ha rimarcato: «Ritengo che il sistema che abbiamo adottato nella seduta vede questa Provincia necessariamente da governare e governabile come una casa dei Comuni. È un ente di secondo livello che vive fino a una fase di riforma che tutti auspichiamo possa arrivare quanto prima. La politica però su questo sta tardando e intendo la politica di vari esecutivi centrali che si sono succeduti e ora l’attuale governo sta tentando, attraverso una più ampia riforma del testo unico degli enti locali, anche un riordino dell'ente provinciale».
Una battaglia per ridare la dovuta dignità alla Provincia che il presidente sta portando avanti da tempo anche tramite l’Upi.
«Anche in questi giorni - ha rimarcato - ho partecipato a diversi seminari dell’Upi nazionale e dal 24 al 26 novembre si terrà a Lecce il congresso nazionale delle Province italiane alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella».
Ringraziando per l’esperienza di questi quattro anni - anche «a livello di arricchimento personale» - in cui ha potuto gestire «insieme a voi tutti» un ente così importante, Romoli ha anticipato di voler illustrare «entro fine mese» un bilancio di mandato al consiglio, e successivamente anche a sindaci e consiglieri comunali.
Alessandro Romoli ha poi auspicato «che ognuno sappia dare impulso positivo a una provincia che ha necessità, soprattutto in questa fase storica, di unità di intenti altrimenti rischiamo l’isolamento. Su tante tematiche ambientali importanti, dalle discariche alle rinnovabili, abbiamo avuto il coraggio in questi anni di unire gli sforzi».
Infine la chiosa, un ulteriore appello all’unità di intenti finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune: «Siamo stati in grado di dare a questo territorio una classe dirigente, siamo stati tutti all'altezza dell’incarico e delle aspettative di un territorio che merita il nostro impegno e la nostra attenzione. A prescindere dalle appartenenze».
Il Pd, tramite il consigliere Maurizio Palozzi, si è immediatamente espresso. «Confermiamo la nostra piena adesione alla sua candidatura, siamo lieti di proseguire il percorso con lei come presidente».



