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CIVITAVECCHIA – «Carenze e gravi criticità di cui occuparsi tempestivamente». Così Filcams Cgil Civitavecchia, Roma Nord, Viterbo e Fisascat Cisl Roma Capitale e Rieti e Lazio commentano la gestione dell’appalto della refezione scolastica del Comune di Civitavecchia.
«Nonostante le ripetute segnalazioni - spiegano i sindacati - le lavoratrici e i lavoratori del servizio non vedono ancora pienamente riconosciuti i diritti previsti dal Contratto nazionale di riferimento, né dalle normative vigenti in materia di lavoro, con diverse irregolarità contrattuali e retributive».
In particolare, come ricordano Filcams e Fisascat, «l’azienda continua ad attivare contratti da due ore giornaliere, in deroga alle 15 ore minime settimanali previste dal Contratto nazionale applicato – hanno aggiunto – non rispetta pienamente le norme in materia di salute e sicurezza, ha compiuto scelte organizzative unilaterali e immotivate, riducendo di fatto la retribuzione annua di alcune lavoratrici (Ral);, ha presentato contratti part- time non rispettosi dei requisiti di legge. Tali condizioni sono inaccettabili per chi, con professionalità e dedizione, garantisce quotidianamente un servizio pubblico essenziale per la comunità e per i bambini delle scuole di Civitavecchia».
Da qui la richiesta di risposte concrete e la conferma della piena disponibilità ad un incontro con l’amministrazione comunale e con la ditta appaltatrice. «È fondamentale – hanno concluso – ripristinare la piena regolarità contrattuale, la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori».



