«La chiusura estiva della linea ferroviaria Roma-Bracciano-Capranica-Viterbo è inaccettabile». A dichiararlo è il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

«Nulla si sa ancora sulle alternative che Rfi e la Regione Lazio porranno in essere per alleviare le difficoltà che i lavoratori pendolari dovranno affrontare - dice Turchetti - Si parla di servizi sostitutivi bus. Rfi non si pone problemi e giustamente i comitati e i sindaci protestano e la nostra organizzazione sindacale vuole aggiungere la propria voce alla protesta. Sappiamo di iniziative che i sindaci hanno preso e stanno prendendo. Riteniamo importante come Uil sottolineare le tanti difficoltà che tale chiusura comporterà rispetto la mobilità dei cittadini tra Viterbo e Roma».

«I lavori programmati - continua il segretario generale della Uil Viterbo - che si dicono in preparazione di un eventuale raddoppio, potrebbero essere svolti in soggezione di esercizio, in maniera che non procurino uno stop alla circolazione dei treni e conseguenze sulle strade dove i pendolari saranno costretti a riversarsi con mezzi propri o bus difficili da trovare. Da considerare che 1 bus trasporta 50-60 persone. I treni che percorrono la linea ferroviaria sono stracarichi e un treno trasporta fino a 1000 persone. Quindi, quanti bus servono per trasportare mille persone? Questo è il primo punto da affrontare e la politica - conclude - deve spingere Rfi a rispettare gli utenti e concordare tempi per evitare la chiusura della linea, programmando i lavori affinché vengano svolti senza sospensioni del servizio».