Al via da lunedì la pulizia straordinaria delle mura cittadine dalle erbacce, comprese le infestanti aeree, iniziando da Porta Fiorentina.

Tra mercoledì e giovedì l’avvio dell’intervento extra sui viali alberati di Viterbo - sia dentro che fuori le mura - e da luglio parte il progetto “Viterbo bella”. In varie aree, dal centro a Bagnaia, saranno apposti 160 segnali di divieto sosta permanenti per avvisare i residenti che, con rotazione quindicinale e per una durata di 4 ore, si dovranno rimuovere le auto per consentire la pulizia di strade e caditoie.

Queste le novità del futuro prossimo ma l’excursus della sindaca Chiara Frontini, nella lunga conferenza stampa in cui ha fatto il punto dello stato dell’arte su diserbo e gestione del verde, ha toccato anche il passato con le situazioni contrattuali ereditate.

Come sulla gestione del verde, il cui appalto riguarda «parchi, scuole, rotatorie, giardini e aiuole» spiega specificando che «l’erba sui marciapiedi è fuori dall’appalto ed è gestita in modo diverso».

Un contratto quello del verde «il primo che abbiamo firmato lo scorso 29 agosto l’abbiamo ereditato e proceduto. E vista la stagione abbiamo intensificato i passaggi».

Questo però, evidenzia l'assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris ha fatto sì che in «9 mesi e mezzo è stata spesa quasi tutta la somma prevista per l'annualità».

E dettaglia: «L’accordo quadro con quattro ditte impiegate in altrettanti lotti che comprendono le aree cittadine e le frazioni prevede 800mila euro l’anno per 2 anni. Di fatto avendo intensificato i passaggi, in 9 mesi e mezzo si è speso quanto previsto per un anno».

Però, rimarca la sindaca: «La situazione di parchi, giardini e aiuole è migliorata e per Pratogiardino riceviamo quotidianamente complimenti. Si presentano in maniera decorosa anche se non è ancora perfetta».

Focus sul diserbo con particolare attenzione ai cigli stradali.

«Sono fuori dall’appalto e per quanto riguarda il diserbo è stato quantificato in termini di interventi in maniera insufficiente» rimarca la Frontini.

208 l’anno che tradotti sono «104 per 6 ore ogni sei mesi con una squadra di due uomini» puntualizza.

Tanto che «i turni terminati il 27 maggio si sono volatilizzati, per questo nella proroga contrattuale di marzo cercheremo di sanare la situazione» afferma.

Per questo nel frattempo «sono stati stanziati 100mila euro extra per il diserbo nel bilancio approvato il 15 aprile».

Nel suo intervento la consigliera Maria Rita De Alexandris rivela «la collaborazione instaurata con Ferrovie dello Stato per lo sfalcio dei crinali di loro competenza e a cui l'assessore Floris ha chiesto di rendere annuale l'intervento».

Diserbo e gestione del verde tra le problematiche più pressanti e oggetto di lamentele e segnalazioni quotidiane da parte dei cittadini.

A cui si affianca anche la questione dell’abbandono e del conferimento irregolare dei rifiuti, vera e propria piaga, su cui la prima cittadina torna a ribadire che «ognuno deve fare la sua parte». E tra i compiti del Comune anche quello dei controlli e delle sanzioni.

Controlli e multe, numeri in aumento

Prima di passare la parola al comandante della polizia locale Mauro Vinciotti, la sindaca Frontini si sofferma sul controllo straordinario effettuato venerdì. «Qualcuno ha abbandonato in strada praticamente uno scantinato. La segnalazione tempestiva di un cittadino ha consentito ai vigili di individuare il responsabile e procedere con gli accertamenti per elevare la sanzione«.

Il comandante Vinciotti fornisce alcuni numeri dei controlli eseguiti dal personale del Nucleo ambiente della polizia locale.

«400 gli interventi effettuati da inizio anno a oggi, 70 le sanzioni elevate in meno di sei mesi. Un dato preoccupante, in proiezione a fine anno arriveremo a 800 controlli». Che la situazione sia preoccupante lo testimonia anche il numero di multe elevate, salite dalle 129 del 2022 a 140 quest'anno. E siamo solo a giugno. Vinciotti, oltre a sottolineare che il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in strada «è una questione culturale», spiega anche perché dei 400 controlli solo 70 si sono trasformati in sanzioni. «Riuscire a individuare i trasgressori è un compito faticoso e ingrato. E spesso vanificato perché i verbali vengono annullati dai giudici di pace».

Presente alla conferenza stampa anche Maurizio Mariani, project management di Viterbo Ambiente.