LADISPOLI - Il secondo pozzo a Statua potrebbe finalmente risolvere il problema della non potabilità dell’acqua a Monteroni e Olmetto.



Le due frazioni ladispolane, da tempo ormai, vivono nell’impossibilità di utilizzare l’acqua che sgorga dai rubinetti per scopi potabili a causa dell’eccessiva salinità dell’acqua.



Un parametro, questo, messo in evidenza un paio d’anni fa dalla Asl Roma 4 che “nonostante la salinità fosse maggiore rispetto ai parametri già da anni – ha detto Grando – l’azienda sanitaria ha deciso due anni fa di metterla in luce chiedendo l’ordinanza al Sindaco”.



Ora però con la messa in funzione del nuovo pozzo la situazione per i residenti della zona potrebbe cambiare.



Dai test effettuati sull’acqua la salinità sarebbe inferiore rispetto al parametro di legge.Ovviamente prima di dare il via libera dovranno essere effettuati dei nuovi test, ma il sindaco si dice fiducioso.



“Contiamo entro metà agosto di revocare l’ordinanza di non potabilità per queste zone”.



Bisognerà aspettare ovviamente l'attivazione del secondo pozzo a Statua.



Dopodiché si procederà sicuramente con costanti analisi da parte di tecnici competenti dell'acqua per assicurarsi che i parametri non superino i parametri di legge. 



Ma già dagli accertamenti effettuati durante il collaudo del pozzo (quando il sindaco emise l'ordinanza di non potabilità dell'acqua in tutta la città per scrupolo), i dati si rivelerano incoraggianti. 



I residenti, durante l’incontro, sono tornati però a sollevare il problema relativo alla bollette dell’acqua.



Nessuno sconto per loro è stato infatti previsto in questi anni nonostante l’uso di questo bene fosse limitato rispetto al resto della popolazione.



Argomento questo che non ha però trovato spazio nella conversazione, vista anche la spada di Damocle che in questi giorni pende sul Comune di Ladispoli: il passaggio ad Acea Ato2.