CIVITAVECCHIA – È attesa entro la fine del mese la nuova convocazione del tavolo interministeriale aperto grazie alla legge Battilocchio -D’Attis per delineare il futuro dei territori di Civitavecchia e Brindisi dopo il phase out dal carbone previsto per il 2025. Dopo l’ultima seduta di novembre, l’obiettivo è quello di stringere e delineare quello che potrebbe essere, in concreto, il futuro del territorio, andando a definire il layout economico ed industriale dei prossimi decenni. Nel frattempo non ci si è fermati, con l’audizione congiunta in Regione e con incontri tra i diversi attori per preparare proprio l’incontro di gennaio, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vertenza legata alla transizione energetica del territorio. «Già da gennaio saremo al lavoro per mettere a terra nuovi progetti - ha spiegato in questo senso il presidente Unindustria Cristiano Dionisi - e mi auguro che la collaborazione che abbiamo costruito in questa fase tra il mondo delle parti sociali e le istituzioni ci permetta di analizzare le singole proposte in maniera matura e veloce; non possiamo perdere un minuto in più, anche perché il phase out dal carbone di Tvn è dietro l’angolo».

Intanto proprio domani è in programma ad Enel un incontro sul tema “Civitavecchia”: un vertice per fare il punto sulla situazione attuale e su quella del prossimo futuro. «A seguire dovremmo incontrarci proprio con i rappresentanti dell’azienda energetica - ha spiegato l’assessore al bilancio e allo sviluppo Francesco Serpa - per confrontarci in vista proprio del prossimo incontro del tavolo interministeriale, alla luce anche del piano industriale 2024-2026 presentato a fine novembre; sarà interessante, ad esempio, approfondire l’aspetto accennato a margine della presentazione del piano, ovvero quello riferito all’ipotesi di sviluppo della logistica a Civitavecchia, per sostenere l’economia del territorio». L’incontro sarà utile «anche per iniziare un dialogo su quella che dovrà essere la nuova convenzione tra Comune e Enel - ha aggiunto Serpa - quella attualmente in vigore scadrà infatti il 31 dicembre 2025, in concomitanza con la chiusura della centrale a carbone di Tvn». In base all’attuale accordo nelle casse dell’ente arrivano ogni anno circa 6 milioni di euro: bisognerà quindi, anche in questo caso, trovare una sintesi in merito a questo aspetto, per evitare di impattare sulle tasse comunali, ritoccandole al rialzo. Enel si conferma quindi oggi uno degli interlocutori più importanti per il Pincio e per il territorio.

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