Deposito nazionale di scorie radioattive, riparte l’iter per l’individuazione del sito idoneo. La vicenda si riaffaccia con prepotenza sulla terra di Tuscia.

A riaccendere i riflettori sulla spada di Damocle che pende in maniera preoccupante sul Viterbese, essendo il territorio con il maggior numero di aree ritenute idonee - 21 siti sul totale nazionale di 51 -, il presidente della Provincia Alessandro Romoli.

Il vertice dell’ente di via Saffi ha infatti comunicato al consiglio e all’assemblea dei sindaci, riuniti venerdì, l’avvio in ministero dell’iter per la procedura Vas, la valutazione ambientale strategica, sui siti inseriti nella Cnai (carta aree idonee) per la localizzazione dell'impianto di stoccaggio di rifiuti radioattivi e il collegato parco tecnologico, slittata al 2027.

« Sono partite le consultazioni - ha dichiarato Romoli - e avremo 45 giorni per inviare un rapporto preliminare. Riprenderemo le osservazioni fatte finora, aggiungendo nuovi elementi».

«La questione delle scorie radioattive è un tema che ci preoccupa. Non si tratta di pregiudizio, ci sono dati oggettivi che ci portano ad esprimere la nostra contrarietà alla realizzazione dell’impianto» ha rimarcato, annunciando poi l’intenzione di convocare nei prossimi giorni un consiglio provinciale sul tema.

Auspicando che i nuovi elementi vengano accolti con maggiore attenzione delle osservazioni presentate negli ultimi anni dalle istituzioni locali e dai comitati No scorie e che, stando a quanto rimarcato in varie occasioni soprattutto dalle associazioni, non sarebbero state tenute in considerazione da Sogin.

Il procedimento di valutazione ambientale strategica, secondo il ministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, è una fase che «offre alle Amministrazioni locali la possibilità di partecipare nuovamente al processo decisionale prima dell’approvazione della Cnai».

Stando alla tempistica, illustrata dal titolare del Mase in una recente audizione in Parlamento, il deposito potrebbe ottenere l’autorizzazione unica alla progettazione nel 2029 per entrare in funzione nel 2039.