«Mi sento di dire che quella di marzo scorso è l’ultima proroga, non ce ne sarà un’altra a settembre».

La sindaca Chiara Frontini, durante la conferenza stampa su Tari e nuovo regolamento della tassa rifiuti, interviene sul nuovo appalto per il piano pluriennale rifiuti e di fatto conferma quanto aveva lasciato intendere nel consiglio comunale di mercoledì e riportato su La Provincia di ieri.

Quindi stop alle proroghe di sei mesi in sei mesi che hanno caratterizzato l’appalto ponte, in scadenza - l’ennesima - nei primi giorni di settembre.

Un inanellarsi di proroghe lungo quasi 5 anni e che ora, stando alle dichiarazioni dell’inquilina di Palazzo dei Priori, sembra giungere al termine.

«Stiamo procedendo spediti anche in vista dell’entrata in vigore il 1 luglio del nuovo codice appalti. Stiamo rivedendo il capitolato, abbiamo trovato incongruenze sui parametri. Sotto l’aspetto tecnico-progettuale è stata effettuata una revisione puntuale» rimarca.

La prima cittadina, inoltre, anticipa che il nuovo appalto non comprenderà il diserbo dei marciapiedi, servizio attualmente affidato a Viterbo Ambiente che gestisce anche la raccolta rifiuti.

La questione del nuovo piano pluriennale è stato affrontato a margine dell’incontro con la stampa, convocato per sottolineare la scelta politica dell’amministrazione di non aumentare le tariffe Tari quest’anno.

Un incontro «per dare valore a un evento che ha visto l’ok unanime del consiglio sia alle tariffe che al nuovo regolamento Tari».

«Non è affatto scontato - tiene a evidenziare la sindaca - che la maggioranza in un anno di governo abbia scelto di non scaricare sulle spalle dei cittadini gli aumenti del 2023».

Un rincaro del 2%, «modesto se rapportato all’aumento del 30% in quattro anni di chi ci ha preceduto» ma, aggiunge la sindaca, «un segnale politico importante anche in funzione di un servizio che, nonostante la nostra attenzione sulla qualità, è quello che è».

I 159mila euro di maggiori costi del servizio saranno coperti con l’avanzo dal Comune, “azzerando” così gli aumenti che altrimenti sarebbero ricaduti sulle famiglie.

Chiara Frontini però tiene a precisare che «con l’inflazione al 9% non è detto che nei prossimi 5 anni non ci saranno aumenti».

Altra scelta politica sottolineata in conferenza «sono le modifiche al regolamento che portano nome e cognome di questa amministrazione» afferma citando le scontistiche che saranno applicate dal 2024 alle aziende che avvieranno al riuso il cibo, cedendolo a titolo gratuito a associazioni e persone in difficoltà.

Poi le agevolazioni, fino al 75%, per chi deciderà di tornare a vivere nei centri storici di Viterbo e frazioni e per le imprese - nuove e già esistenti, anche franchising - che sceglieranno di esercitare dentro le mura. Con attenzione particolare ai negozi di vicinato - quasi scomparsi - a botteghe artigiane e artistiche e negozi turistici.

«Un utilizzo importante di uno strumento fiscale come azione politica per raggiungere un obiettivo fondamentale: ripopolare e riqualificare i centri storici che devono vivere 365 giorni l’anno». E tra le novità del nuovo regolamento anche l’agevolazione per il compostaggio domestico. Spiega l’assessora al Bilancio Elena Angiani: «Con il vecchio regolamento, per potersi dotare di una compostiera e quindi vedersi applicare lo sconto del 30%, occorreva possedere un giardino o un terreno di almeno 500 metri quadrati. Ora invece saranno sufficienti 200». A testimoniare la coesione della maggioranza erano presenti durante la conferenza stampa i consiglieri del Patto civico Giancarlo Martinengo, Francesca Pietrangeli e Umberto Di Fusco e il consigliere di Io Apro Rinascimento Ugo Poggi.