CIVITAVECCHIA – Le associazioni Lipu e Forum Ambientalista di Civitavecchia lanciano un grido d’allarme: il progetto di ristrutturazione di Piazza Regina Margherita, predisposto dalla precedente amministrazione comunale e ora in fase di attuazione, prevede il totale abbattimento degli alberi presenti nella piazza, ovvero 15 lecci e 1 olmo. Un intervento che cancellerebbe un prezioso patrimonio arboreo che da quasi un secolo contribuisce a rendere la zona un’oasi di verde e fresco nel cuore della città, a beneficio non solo dell’ecosistema ma anche della fruibilità del mercato locale durante i mesi estivi.

Nonostante il progetto sia già approvato, l’amministrazione uscente ha commissionato una perizia fitosanitaria per giustificare l’abbattimento. Secondo i dati riportati, infatti, solo 5 alberi risulterebbero effettivamente in classe di rischio D (ossia irrecuperabili), ma la decisione è stata comunque di procedere all’eliminazione totale delle alberature. Secondo quanto dichiarato dalle associazioni, tale perizia sembra essere stata redatta non tanto per valutare la reale salute delle piante, ma piuttosto per confermare la scelta progettuale di rimuovere gli alberi e far posto alla nuova struttura.

Le associazioni, in una lettera indirizzata al sindaco Marco Piendibene e agli assessori Giannini, D’Antò e Scilipoti, puntano il dito anche contro le modalità di gestione del verde cittadino, spesso soggetto a interventi inadeguati come capitozzature scorrette e una manutenzione superficiale. Tuttavia, questo non giustifica la scelta di abbattere le piante, che potrebbero essere curate con interventi fitosanitari adeguati. Come riportato nella stessa perizia, infatti, l’opzione di preservare gli alberi non è stata adeguatamente considerata.

Le associazioni rimarcano l’importanza degli alberi in contesti urbani: oltre a rappresentare un valore estetico, sono fondamentali per la mitigazione delle isole di calore (con una riduzione della temperatura fino a 2,8°C), per la purificazione dell’aria e per la riduzione dell’inquinamento acustico. Tagliare questi alberi senza prevederne una sostituzione equivalente non solo violerebbe il regolamento del verde urbano, ma trasformerà la piazza in un'area rovente e inospitale, riducendo la qualità della vita dei cittadini e penalizzando la frequentazione del mercato.

Nella lettera aperta Lipu e Forum Ambientalista ricordano che l’attuale giunta ha più volte sottolineato nel programma elettorale la volontà di rendere la città più verde, impegnandosi a promuovere la piantumazione di nuovi alberi e la tutela di quelli esistenti. Alla luce di questi impegni, le firmatarie chiedono di rivedere il progetto, armonizzandolo con la presenza degli alberi storici della piazza e destinando i fondi previsti per l’abbattimento alla cura e al recupero delle piante.

“Gli alberi non si toccano se non quando strettamente necessario,” scrivono Alessia Colle, delegata della sezione locale della Lipu, e Simona Ricotti, responsabile del Forum Ambientalista, offrendo piena disponibilità a collaborare per trovare soluzioni alternative che possano preservare questo prezioso patrimonio. Un’alternativa potrebbe essere quella di integrare le nuove strutture agli alberi esistenti, investendo nella loro salute e mantenendo intatta l’identità storica della piazza. Le associazioni, infine, ribadiscono che in tutta Europa si cerca di aumentare il verde urbano per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria, adottando pratiche di costruzione che si adattino agli alberi e non viceversa. Civitavecchia, dunque, non può permettersi di perdere un tale patrimonio senza considerare soluzioni alternative.