di CRISTIANA MORI

Un mare di arte, un mare di emozioni, un mare di colori e sentimenti in grado di mescolarsi nella mostra che porta a Civitavecchia 40 artisti contemporanei, da Guccione a De Chirico, da Guttuso fino ad Afro. Ed è naturale come ‘‘Un mare di arte. Mediterraneo specchio del cielo’’, la rassegna curata da Lorenzo Zichichi, Tahar Ben Jelloun e Marco Di Capua ed inaugurata sabato scorso, abbia fatto scalo in città, ospitata nelle suggestive stanze del Forte Michelangelo. Stanze che si affacciano sul mare e parlano di mare, che vogliono emozionare e coinvolgere il visitatore il quale, una volta fatto il suo ingresso, si potrà immergere in un’atmosfera che lo porterà a navigare verso orizzonti lontani. A finanziare la rassegna è stata la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia che, nel 2007, ha stanziato oltre 300mila euro per progetti nel settore dell’arte e della cultura. «Siamo certi che FONDAZIONECivitavecchia risponderà con entusiasmo - ha spiegato il presidente Vincenzo Cacciaglia - una città così legata al suo mare e così viva culturalmente non potrà che apprezzare le splendide opere di artisti che proprio dal mare sono stati ispirati e questo mare hanno immortalato per sempre. A suggerirci di sostenere l’iniziativa è stato, peraltro, un membro della Fondazione Cariciv, Ernesto Lamagna, che esporrà anche lui una propria opera». La mostra sarà visitabile tutti i giorni, ad ingresso gratuito, fino al 15 luglio prossimo, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. Pienamente soddisfatto, specie per la location dove è stata inserita la rassegna, l’organizzatore, Lorenzo Zichichi, presente sabato sera al taglio del nastro. «Il mare è sempre quello il fascino che esercita FONDAZIONEè immutato. E noi lo abbiamo trasportato qui, nelle sue mille sfaccettature - ha spiegato - a dimostrazione dell’importanza dell’evento basti pensare che, nella prima sessione espositiva a Palermo, ha inaugurato la mostra Michail Piotrovskij, direttore del Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo». Una rassegna che regala una doppia opportunità: da un lato quella di rivivere un luogo così simbolico e suggestivo come il Forte Michelangelo, dall’altro quella di potersi tuffare in un’inedita ondata di arte contemporanea e di scoprire nuovi artisti emergenti accanto ad indiscussi maestri.