ALLUMIERE - Allumiere e gli scavi alla Bianca e Ripa Maiala sono stati al centro di un importante evento che si è tenuto nella biblioteca comunale di Civitavecchia e che verteva su: “Nuove ricerche sul Medioevo dei Monti della Tolfa. Gli scavi della Bianca e Ripa Maiale”.
A relazionare su questo importante aspetto è stato l'esperto dottor Fabrizio Vallelonga (Direttore Museo Archeologico Nazionale Chiusi, DRM-Toscana).
Gli scavi condotti nel territorio di Allumiere negli ultimi anni hanno, infatti, consentito di illuminare alcuni aspetti di grande importanza sul medioevo dei Monti della Tolfa.
Per quanto riguarda lo scavo a La Bianca tra il 2010 e il 2017 va rilevato che questo ha interessato la ''Cappella dei minatori'', individuata e parzialmente esplorata già negli anni ’80 del secolo scorso, permettendo la documentazione dell’intero edificio di culto con annesso cimitero databili tra la seconda metà del 1400 e i primi decenni del 1500.
La costruzione della chiesa si pone in una fase importantissima nella storia della zona allumierasca in quanto è pressoché coeva all’epoca della scoperta dell’alunite sui Monti della Tolfa (1461) che ne determinò un importante sviluppo e un rilievo nel panorama mediterraneo ed europeo per alcuni secoli. Tra gli elementi più importanti dello scavo un posto fondamentale è rappresentato dal campione di resti scheletrici rinvenuto (ca. 60 individui) che ha permesso di conoscere molte caratteristiche di questa comunità e soprattutto di apprendere lo stile di vita dei suoi componenti (aspettativa di vita, altezza media, attività svolte, dieta, ecc.).
Oltre agli scheletri i ritrovamenti importanti riguardano le monete provenienti da vari luoghi d’Europa e del bacino Mediterraneo, a dimostrazione dell’importanza e della centralità assunta dall’industria dell’allume. Lo scavo della Cappella dei Minatori della Bianca ha rappresentato quindi la possibilità di indagare la fase storica che coincide coi primi insediamenti del personale impegnato nello sfruttamento delle miniere e che riveste un importante ruolo nella memoria e nelle radici delle attuali comunità di Bianca e di Allumiere.
L’altro scavo riguarda, invece, l’area di Ripa Maiale, dove già nel secolo scorso Salvatore Bastianelli, pioniere delle ricerche archeologiche in questo settore del Lazio, segnalò il ritrovamento di importanti ex voto ellenistici presso una sorgente. Successivi scavi condotti negli anni ’90 permisero di scoprire un invaso e una ricca stratigrafia che va dal periodo pre-protostorico, all’età etrusca, repubblicana e medievale.
Il recupero di votivi ellenistici all’interno dell’invaso confermò la frequentazione cultuale della fonte nel IV-III secolo a.C., mentre i ritrovamenti di età medievale sembravano relativi principalmente allo sfruttamento dell’acqua sorgiva per il rifornimento idrico della vicina città di Leopoli-Cencelle. La ripresa degli scavi nell’area, a partire dal 2016 e ancora in corso, hanno portato però, nel 2018, alla scoperta di una piccola chiesa a navata unica che sembra terminare la sua
vita nel XIV secolo, mentre la data di costruzione è ancora da chiarire, testimoniando così una ben altra consistenza dell’insediamento medievale.
Tutte le novità sugli scavi a Ripa Maiala e La Bianca
Relatore del convegno
l'esperto dottor Fabrizio Vallelonga, direttore Museo archeologico nazionale di Chiusi
26 marzo, 2022 • 08:34