di MATTEO MARINARO
CIVITAVECCHIA - Un’occasione da non perdere in questo periodo a Tarquinia per gli amanti dell’archeologia e della storia etrusca. E’ stata aperta al pubblico infatti, all’interno della necropoli di Tarquinia, la tomba della Caccia al Cervo capolavoro di pittura antica dipinta e decorata circa 2500 anni fa. Il sito, di una bellezza struggente, risale al 450 a.C. ed è composto da una camera unica, con soffitto a doppio spiovente e strette banchine lungo le pareti laterali, corredate da sette incassi per i sostegni dei letti funebri. Al centro del timpano della parete di fondo è illustrata la scena che dà il nome alla tomba ovvero la caccia ad un cervo inseguito da un cane. A pochi centimetri di distanza nei semitimpani le figure di due pantere che si affrontano. Sulla parete di fondo della tomba la scena di un banchetto, con tre coppie di commensali sdraiati su klinai ovvero i letti conviviali. Voltando lo sguardo verso destra campeggia un’altra raffinata decorazione, rappresentante cinque figure danzanti alternate da alberelli, mentre nella parete di sinistra una figura di guerriero è alle prese con una danza armata. «Il soggetto principale di questa tomba etrusca - hanno precisato gli esperti - costituito da scene di banchetti e danza, e’ molto diffuso in quel periodo, mentre la scena del timpano, con scene di caccia, trova confronto solamente in un’altra tomba, anch’essa dipinta a Tarquinia, nella famosa necropoli, dove l’affascinante mondo dei Tirreni rivive attraverso le antiche pitture». La necropoli Monterozzi contiene in tutto circa 6000 sepolture tagliate nella roccia, di cui circa 200 contengono una serie di affreschi che rappresentano il più cospicuo patrimonio pittorico di arte etrusca giunto ai giorni nostri. Salgono quindi a 19 le tombe visitabili poiché è stato aperto al pubblico l’ipogeo “della caccia e della pesca”. Da non perdere quindi le decorazioni della tomba del Cacciatore, dei Giocolieri, della Caccia al Cervo, della Pulcella, Cardarelli, della Fustigazione, Fiore di Loto, delle Leonesse, dei Gorgoneion, dei Caronti, dei Leopardi, delle Baccanti, della Caccia e Pesca, 5513 e 5591.
Tomba della caccia al cervo, Tarquinia stupisce ancora
Necropoli Monterozzi. Sono 19 le sepolture aperte al pubblico
2 novembre, 2011 • 15:53