CIVITAVECCHIA – Rinnovata anche quest'anno a Civitavecchia la tradizionale visita degli Altari della Reposizione: da rilevare però che meno persone rispetto agli anni scorsi sono scese in strada e hanno girato la città per visitare quelli che impropriamente a Civitavecchia vengono chiamati "Sepolcri".

Tutte le chiese del centro, in particolare la chiesa della Stella (con tutte le statue e gli elementi della processione del Venerdì Santo) e quella della Morte hanno accolto i fedeli, così come quelle più periferiche: da rilevare la grande affluenza nelle parrocchie di San Liborio, e San Gordiano. In ogni chiesa è stato realizzato l'Altare ornato di fiori, candele, segni liturgici e connessioni con l’ultima cena (uva, vino, spighe di grano e pane, quadri dell'Ultima Cena). In alcune parrocchie sono stati posti anche i tradizionali vasi con le piantine di grano. L’impegno di parroci e sacerdoti, insieme a gruppi di adulti e bambini, ha fatto sì che nelle chiese ci fosse spazio per preghiere corali ed intime riflessioni. Suggestivi gli Altari della Cattedrale e dei Santi Martiri Giapponesi, ma anche quello allestito nella chiesa di San Giuseppe a Campo dell'Oro con un murales con la scritta "Pace".

C’è chi ha scelto ricchi addobbi, chi ha preferito pochi fiori, chi ha puntato sulla semplicità, chi sulla tradizione. Tanti i gruppi che, insieme ai parroci, hanno animato le adorazioni fino a tarda notte. Particolare l'iniziativa del parroco dei Santi Martiri Giapponesi, don Giovanni Demeterca, il quale, al termine della Messa, ha accompagnato un nutrito gruppo di bambini del terzo e quarto itinerario a fare il giro delle sette chiese e ovunque i bambini con il parroco, le catechiste e i genitori hanno vegliato e pregato. A San Liborio l'Altare della Reposizione ha colpito tutti e forte è stato il clima di preghiera. Molto ricco di particolari l'Altare allestito nella parrocchia San Pio X. Tanta gente anche nella parrocchia di Santa Maria della Consolazione e Sant'Agostino Martire a Pantano.