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CIVITAVECCHIA – Il giorno di Natale, le porte della Cattedrale e della Chiesa di San Giovanni Battista in Piazza Aurelio Saffi, si sono aperte per accogliere tante persone povere e marginali della città. «Senza dimora, anziani, famiglie in difficoltà, persone con disagio psichico, rifugiati, tanti bambini, si sono seduti a tavola insieme a chi ogni giorno dell’anno li aiuta ed è loro amico. Per quasi due ore hanno parlato e fatto festa con il menù della tradizione: lasagne, polpettone, piselli e panettone.


«In questo Natale nessuno è anonimo ma tutti sono conosciuti, in una famiglia che non dimentica nessuno. Per chi non ha voce, per chi non ha casa, ritrovarsi insieme rafforza la speranza ed è il messaggio di pace di cui oggi il mondo ha bisogno», ha detto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e cittadino onorario di Civitavecchia. Nella Chiesa di San Giovanni Battista, dove abitualmente la Comunità di Sant’Egidio si riunisce nella preghiera serale e nella liturgia, erano in sessanta a festeggiare il Natale, mentre nella sala Giovanni Paolo II della Cattedrale erano in cento.
Tavole addobbate a festa, sorrisi, abbracci, regali personalizzati e la serenità di chi si sente in famiglia. All’Inizio fine del pranzo il vescovo Gianrico Ruzza ha voluto rivolgere un affettuoso saluto ai commensali, seguito dal sindaco, Marco Piendibene, che ha portato il saluto della città: «Vi ringrazio per quello che fate non solo oggi ma durante tutto l’anno per una città accogliente, in cui nessuno sia lasciato solo o escluso». Alla fine del pranzo, Massimo Magnano, nel brindisi finale che ha preceduto l’ingresso di Babbo Natale, ha augurato a tutti di essere uomini, donne, bambini di pace ricordando che questa è la missione che unisce coloro che condividono la mensa del pranzo di Natale.


Numerose le iniziative in programma anche nei prossimi giorni, per tutto il periodo natalizio: il 27 dicembre, c’è stato il pranzo di Natale nel Penitenziario “Giuseppe Passerini” in Via Aurelia Nord nella sezione femminile con tutte le detenute; inoltre è stata fatta una festa di Natale nella sezione infermeria, insieme a trenta detenuti malati, con tombolata e regali mentre è stato consegnato un regalo di natale ai 450 detenuti uomini in tutte le celle. Sia nella sezione femminile che nella sezione infermeria maschile, le detenute ed i detenuti hanno ricevuto il saluto del Sindaco, il quale ha voluto rivolgere loro parole importanti sul fatto di considerali concittadini e spiegando che il Comune è impegnato in una azione di miglioramento della struttura carceraria con donazioni di condizionatori ed altri strumenti utili al miglioramento della qualità di vita. Ieri, domenica 28 dicembre il pranzo di Natale si è svolto nella Casa di Riposo Villa Santina con trenta anziani e oggi alla Casa di reclusione in Via Tarquinia con tutti i detenuti. Le feste si concluderanno il 31 dicembre con il cenone di Capodanno insieme a poveri e malati. Da sottolineare anche l’impegno di alcuni ristoranti che hanno voluto aiutare la Comunità di Sant’Egidio nella cucina dei pasti partecipando allo steso spirito di solidarietà e gratuità: in particolare il Ristorante “Da Baffone” in viale Garibaldi, il Ristorante “Il Conte Zio” e il ristorante “80fame” in Piazza Aurelio Saffi che la Comunità di sant’Egidio ringrazia di cuore.



