CIVITAVECCHIA – «Grazie al prezioso aiuto del Nucleo Sommozzatori della Protezione civile e della Lni Civitavecchia». Ad esprimersi così la presidente dell'Andos di Civitavecchia e Santa Marinella, Lisa Di Giovanni, la quale a nome dell'associazione e di tutte le atlete del Dragon Boat esprime la propria gratitudine per l'eccezionale intervento che questi volontari hanno svolto, portando la barca dal Mignone alla Lni Civitavecchia.

Come già denunciato nei mesi scorsi, infatti, un’ordinanza firmata dal sindaco di Tarquinia ha impedito alle dragonesse dell'Andos di raggiungere il dragon boat per allenarsi. «Grazie al Circolo Canottieri Civitavecchia che fino ad oggi ci ha ospitate per allenarci sul fiume Mignone – ha spiegato Di Giovanni – da luglio non riusciamo a raggiungere la barca: dovremmo arrivare alla barca facendolo a piedi dal Corsaro fino al circolo e sono circa 2 km da fare con pagaie, giubbotti ed attrezzatura varia. Alla faccia dello sport inclusivo: questa è una disciplina che vede coinvolte donne con età media di 60 anni e per loro fare 2 km all'andata e due al ritorno sono troppi dopo l'allenamento». C'è da rilevare che le dragonesse sono donne che sono state operate di tumore al seno e praticano questo sport perché è utile per le braccia dopo l'intervento e che l'Andos è un'associazione no profit composta da eccezionali volontarie che si spendono in ogni modo: angeli che accompagnano, sostengono e guidano le donne dai controlli e dalla diagnosi fino all'intervento e al post intervento. «Grazie agli uomini del Nucleo Sommozzatori della Protezione Civile - sottolinea ancora la presidente dell'Andos, Lisa Di Giovanni - grazie a loro abbiamo potuto portare la barca dal Mignone a Civitavecchia. Ci hanno aiutato con i loro mezzi e hanno dedicato il loro tempo per permetterci di utilizzare il Dragon Boat. Un grazie speciale va poi alla Lega Navale di Civitavecchia che ci ospita gratuitamente; grazie al suo presidente Dario Iacoponi».