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CIVITAVECCHIA – Un presidio silenzioso e fondamentale per la città: la Consulta delle Donne continua a essere un punto di riferimento per il sostegno alle donne in difficoltà. Nata nel 1988 e attiva su tutto il territorio, l’associazione accoglie ogni anno decine di donne non solo da Civitavecchia ma anche da Roma, offrendo supporto psicologico, orientamento, assistenza legale e culturale.
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato la presidente Amelia Ciampa – è sostenere chi vive momenti critici, ma anche diffondere la cultura del diritto e della parità di genere. Abbiamo seguito corsi sull’ascolto attivo, realizziamo incontri, gruppi di lettura, progetti con le scuole e iniziative con donne, uomini e adolescenti per aumentare la consapevolezza su problematiche come la violenza domestica, il disagio emotivo e l’isolamento».
La sede della Consulta è diventata un vero polo di accoglienza: ogni 15 giorni ospita un gruppo di mutuo aiuto (i gruppi in totale sono due e sono composti da una trentina di persone). Una decina di donne riceve anche supporto individuale prolungato.
Il sostegno della rete è determinante. Gabriella Sarracco, presidente onoraria della Fondazione Cariciv, ha sottolineato l’urgenza di coinvolgere anche le famiglie: «I genitori devono essere consapevoli di ciò che accade dentro e fuori casa. Molti ragazzi hanno difficoltà psicologiche perché nessuno li ascolta».
Per rafforzare le attività, la Consulta ha chiesto alla Fondazione Cariciv un contributo economico per potenziare la propria dotazione: nuovi volumi per la biblioteca, strumenti tecnologici come un videoproiettore, materiali didattici. «Sono strumenti indispensabili – aggiunge Ciampa – per rendere più efficaci i nostri interventi e raggiungere più persone».
Il presidente della Fondazione Cariciv, Gaetano Starace, ha garantito la vicinanza all’associazione: «Sosteniamo chi opera su due piani fondamentali: l’assistenza concreta e la promozione di una cultura autentica di parità. E la cultura comincia nelle scuole».
Con oltre trent’anni di esperienza, la Consulta delle Donne continua a rispondere a un bisogno reale e diffuso, con una rete di volontarie, psicologhe e professioniste in grado di offrire ascolto, accoglienza e strumenti per ricominciare.
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