CIVITAVECCHIA – Anche quest’anno l’Avis di Civitavecchia è tornata negli istituti superiori cittadini dopo l’enorme successo dell’iniziativa nel 2023con ben 110 nuovi donatori su 150 ragazzi che hanno effettuato la prima donazione di sangue. A fare il punto è stato il presidente della sezione comunale Fabio Lisiola che ha parlato del progetto che l’Avis «mette in campo da almeno venti anni e che ha visto tanti ragazzi maggiorenni effettuare la prima donazione.

IL GRANDE IMPEGNO DI VOLONTARI E DOCENTI

Negli ultimi anni fondamentale l’impegno delle due volontarie Gabriella Mancini ed Enrica Gambini che sono andate nelle scuole a parlare di noi e del nostro lavoro». Nei mesi di novembre, gennaio e febbraio si sono tenuti diversi incontri con i ragazzi e le ragazze di Istituto Marconi, Istituto Calamatta, Istituto Stendhal, Liceo Galilei e Liceo Guglielmotti. Il tutto culminerà con la settimana del donatore ad aprile. Un’esperienza sicuramente da ripetere, come hanno spiegato le due volontarie coinvolte in prima persona. «Abbiamo trovato dei ragazzi stupendi – hanno detto – e sensibili che si sono impegnati da subito, mostrando interesse e impegno nel progetto». Un plauso al lavoro dei volontari anche dal presidente della sezione Avis Aureliana Nicoletta Iacomelli che ha ringraziato in primis i giovani per l’impegno e poi la Fondazione Cariciv per la sua costante vicinanza all’associazione.

Il presidente dell'Avis di Civitavecchia Fabio Lisiola consegna un mazzo di fiori al dirigente scolastico dello Stendhal Maria Federici
Il presidente dell'Avis di Civitavecchia Fabio Lisiola consegna un mazzo di fiori al dirigente scolastico dello Stendhal Maria Federici

Il presidente dell'Avis di Civitavecchia Fabio Lisiola consegna un mazzo di fiori al dirigente scolastico dello Stendhal Maria Federici 

BOOM DI RAGAZZI E RAGAZZE DIVENTATI DONATORI NEL 2023

Nel 2023 i numeri del progetto sono praticamente raddoppiati con i volontari dell’Avis di Civitavecchia che sono riusciti a coinvolgere 150 ragazzi per effettuare la prima donazione e di questi ben 110 hanno scelto di diventare dei donatori della famiglia Avis. «Si tratta di ragazzi che hanno voluto lanciare un segnale importante per due motivi, uno perché scelgono una vita “sana” e poi perché ogni anno circa 300 persone non possono più allontanare per motivi sanitari o per l’età, abbiamo bisogno dei giovani. Fare il bene fa bene».

LE IDEE PER IL FUTURO

Il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco ha lodato un progetto che ha definito «bello e importante. Ci sono tanti giovani che magari grazie a voi – ha detto rivolgendosi ai ragazzi presenti – si uniranno e doneranno il sangue vincendo magari una paura di base. Io nei giovani ho una fiducia illimitata. In questi anni si sono moltiplicati gli incidenti stradali e c’è sempre richiesta di sangue, come Fondazione io continuerò ad appoggiare questi progetti che, anzi, porteremo anche all’interno del Polo universitario di Civitavecchia».

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