In collina è il giorno della “Processione del Cristo morto” e in ognuno dei due comuni si stanno ultimando i preparativi per i cortei religiosi che si svolgeranno stasera e che da sempre vedono la partecipazione di molte persone.
IL CORTEO
Ad Allumiere, dopo la celebrazione della croce presieduta dal parroco don Roberto, partirà il corteo religioso alle 21 da piazza della Repubblica. La processione si snoderà poi lungo piazza Mertel, via Mertel, via Farnesiana, via Dante Alighieri, via San Pietro, piazza Chigi, via Piave, piazza della Repubblica, via Isonzo, via Nuova, via Roma, via Civitavecchia, viale Garibaldi, via Roma e piazza della Repubblica. Non sono stati previsti divieti di sosta, ma lungo il percorso tutto sarà monitorato dagli agenti della Polizia Municipale e dai volontari della protezione civile di Allumiere coordinati da Alfonso Superchi. La processione sarà aperta dai bambini con le fiaccole e i tamburi seguiti dai portatori dei simboli: bastoni e monete (portate dal Ggp); seguirà un figurante vestito da Angelo e poi la statua del primo mistero ‘‘Gesù prega nell'orto sul monte degli ulivi’’ portato dalla Contrada Ghetto; procederanno poi i bimbi coi flagelli e la verga; a seguire il 2° mistero ‘‘Gesù legato alla colonna e flagellato’’ portato dalla Contrada Sant'Antonio seguiti dai misteretti con la corona di spine, il mantello rosso, la canna e le corde portati dalle Contrade. Il 3° mistero ‘‘Gesù legato'’ portato dai bianconeri del Burò: ci saranno figuranti vestiti da soldati e uno da Pilato e i misteretti con pergamena, corona e straccio rosso. Il rumore delle catene annuncerà poi il passaggio dei penitenti incappucciati, a piedi scalzi e con le catene. Il 4° mistero ‘‘Gesù porta la croce’’ portata dall’associazione S. Antonio Abate e due figuranti vestite da Veronica e da passante e i bambini con lancia, spugna, la scritta ''Inri'' e i chiodi. Procederà poi la statua del 5° mistero: ‘‘Gesù Crocifisso’’ portato dalla Contrada Nona poi la banda, i sacerdoti e i ministri con la reliquia e poi tra ali di folla arriverà la statua del Cristo Morto trasportata dalla Contrada Polveriera. Seguiranno le statue della Madonna dei 7 dolori portata dal Ggp, quella della Madonna Addolorata portata invece dalle donne e le associate del Preziosissimo Sangue e la statua di San Giovanni portata dalla Contrada La Bianca, una figurante vestita da Maddalena. L'accompagnamento musicale come ogni anno sarà a cura degli Amici della Musica di Allumiere diretti dal maestro Pagliarini.
LA PASSIONE E LA MORTE DI CRISTO A TOLFA
La rievocazione storica del dramma del Gogota si svolge attraverso una solenne Processione dove sfilano i soldati romani, la statua della Madonna Addolorata, del Cristo morto, il Coro del Popule meus, i cori delle turbe, i penitenti. La processione è una bella tradizione, radicata nella storia e nella coscienza del popolo tolfetano, nutrita di riti e soprattutto di una forte intimità familiare, visto che tale manifestazione coinvolge tutto il paese.
Il corpo di Cristo è al centro della rievocazione e della memoria storica della processione, depositata nei ricordi delle famiglie e nei cuori. La tradizionale Processione votiva a Cristo morto alle 20:30 lungo le vie del centro storico.
"La Processione del Venerdì Santo a Tolfa, spiega l’assessore alla cultura Tomasa Pala - è una tradizione antica, conservata e tramandata con fede e forte devozione ed è tra le tradizioni più care al popolo tolfetano che, negli anni, si è dimostrato attento e generoso, contribuendo all’acquisto di macchine per il trasporto, vestiari e vari accessori".
La tradizionale processione della Passione di Cristo, organizzata dal Parroco Don Martin Bahata, dalla Confraternita “Umiltà e Misericordia” e dalla Parrocchia di S. Egidio, partirà dalla Chiesa del Crocifisso e si snoderà lungo via Annibal Caro, via XX Settembre, via Roma, piazza Veneto; da via Roma poi rientrerà nella parrocchia di Sant’Egidio. I centurioni aprono la processione insieme a tanti figuranti in costume d’epoca che richiamano i personaggi della Passione. Il passaggio delle pesanti croci di legno, trasportate a spalla dai fedeli, rappresenta un momento molto emozionante, così come il silenzio che viene interrotto dalle note luttuose intonate dalla Banda G. Verdi. Durante le pause della Banda, molto suggestivo è il rumore sordo delle catene strascinate a piedi nudi, in segno di penitenza, da persone vestite di nero e con il capo coperto. Un rumore sordo che fa eco lungo le vie del borgo accompagnato dal canto di lamenti del Popule Meus. In cima alla suggestiva salita di via Annibal Caro, la processione incontra il quadro della “Deposizione del Cristo – La Pietà” per poi attraversare piazza V. Veneto e via Roma. Il corteo si conclude con il rientro nella chiesa di Sant’Egidio Abate di tutte le statue portate in processione: il Cristo morto, la Madonna Addolorata e il Cristo nell’Orto degli ulivi.
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In collina torna la rievocazione della Passione di Cristo: in corteo i penitenti incappucciati che con i piedi scalzi trascinano le catene
15 aprile, 2022 • 07:19