VASANELLO – Tutto esaurito a Vasanello per la prima giornata di “Dark side”, ospite Piera Maggio, con il suo libro “Denise” sulla misteriosa scomparsa della figlia la piccola Denise Pipitone.


Solo posti in piedi nella bellissima chiesa della Stella, tantissime le persone intervenute molte mamme e nonne presenti in sala che hanno voluto manifestare la loro vicinanza a Piera Maggio e alla sua battaglia, che porta avanti ormai da quasi vent’anni, per conoscere la verità sulla misteriosa scomparsa della figlia all’età di 4 anni.


Con la sapiente conduzione dei giornalisti Gianluca Zanella e Marcello Altamura insieme all’avvocato della famiglia, Giacomo Frazzitta, sono stati ricostruiti quasi venti anni di indagini e ricerche, costellati di errori e superficialità che ad oggi non hanno consentito di far luce su una scomparsa che è ancora avvolta dal mistero.


Grande la commozione per la forza e le parole di Piera Maggio, una mamma che non si arrende e non si arrenderà mai nella ricerca della figlia e, che anche da Vasanello ha rilanciato il suo appello al Boss di Mazara del Vallo, Matteo Messina Denaro, recentemente arrestato, perché qualora sappia qualcosa sulla vicenda di Denise Pipitone, in qualche modo lo porti a conoscenza della madre che ancora oggi non si da pace e non smette di cercare la figlia.


Un serata emozionante, dicono in coro il sindaco Igino Vestri e l’assessora Dominga Martines, con una presenza di pubblico al di là di ogni aspettativa, una cosa che ci rende molto felici e soprattutto conferma che abbiamo scelto la strada giusta per rilanciare la cultura nel nostro paese ed a breve sarà la volta della riapertura del Cinema Albertone, altro obiettivo raggiunto dalla nostra amministrazione.


Dark side torna venerdì 10 marzo quando a Vasanello arriverà l’ex boss della Banda della Magliana Antonio Mancini (er ricotta della serie tv romanzo criminale) che presenta il libro edito da Rizzoli scritto con la giornalista di Chi l’ha visto Federica Sciarelli, “Con il sangue agli occhi”.


Un libro intervista denso di rivelazioni nel quale Antonio Mancini, uno dei pochi sopravvissuti della organizzazione criminale, ricostruisce il ruolo giocato dalla banda negli episodi mai chiariti del nostro Paese, dal sequestro Moro al delitto Pecorelli e non solo.


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