CIVITAVECCHIA – Un successo di pubblico, partecipazione ed emozione. La due giorni del Presepe Vivente promossa dalla Pro Loco di Civitavecchia ha confermato ancora una volta la forza di un appuntamento ormai entrato nel cuore della città. Quest’anno, complice anche il trasferimento dalle Terme di Traiano al Parco Martiri delle Foibe – l’ex Uliveto – l’evento ha trovato una dimensione forse meno monumentale ma più autentica, intima e raccolta, capace di favorire un coinvolgimento ancora maggiore dei visitatori. Una scelta premiata anche dalla posizione più centrale e facilmente raggiungibile, che ha agevolato l’afflusso di pubblico.

In tanti non hanno voluto mancare l’appuntamento, accolti in un percorso scandito da sette quadri, con una trentina di figuranti e attori – molti dei quali bambini – e la possibilità di entrare a gruppi nella rappresentazione, vivendo il presepe non come spettatori passivi ma come parte integrante della scena. Un viaggio emozionale, capace di unire suggestione visiva e riflessione, tra luci, silenzi e parole che rimandano ai valori universali della pace e della fratellanza.

“Seguendo la Cometa”, questo il titolo dello spettacolo, si è confermato un vero e proprio evento teatrale all’aperto. I nuovi testi e la regia di Francesco Angeloni e Antonio Biso, uniti al raffinato gioco di luci curato dalla Wandy Star S.r.l., hanno saputo valorizzare la nuova location, trasformando l’Uliveto in una Betlemme evocativa e carica di atmosfera. Applausi convinti anche per i costumi, frutto del prezioso lavoro sartoriale di Eleonora Garbi.

«Siamo molto soddisfatti – ha commentato la presidente della Pro Loco, Maria Cristina Ciaffi – anche perché il progetto ha ottenuto il riconoscimento e il contributo della Regione Lazio, che ha inserito il nostro presepe tra le iniziative più valide a sostegno delle tradizioni storiche, artistiche e popolari. Un ringraziamento anche alla Fondazione Ca.Ri.Civ., alla Società Le Terme e al Consiglio regionale del Lazio per il supporto».

Un’edizione riuscita, capace di coniugare tradizione, novità e qualità artistica.