VìACQUAPENDENTE - Venerdì 8 marzo alle ore 20,30 al teatro Boni di va in scena, in occasione della festa della donna, "Non fui gentile, fui Gentileschi. Quanto è difficile vivere in un mondo di uomini", spettacolo con Debora Caprioglio, per una serata con cena e spettacolo.

In un mondo di uomini il padre la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura. Artemisia ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, tra cui Caravaggio. Il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell'arte della pittura, Agostino Tassi, che un giorno abusa di lei. Questo trauma e il processo che ne segue segnano profondamente la vita artistica di Artemisia. Tutto quello che lei ha compiuto per affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rende una figura di riferimento nella lotta dei diritti delle donne. La pittura di Artemisia, con il suo stile drammatico fatto di tinte forti e di chiaroscuri, molto influenzato da Caravaggio, per lei il raggio di luce rivelatore, rappresenta la grazia e la giustizia divina. Artemisia racconta la sua vita attraverso le sue tele che narrano di trionfi e sconfitte, delle sue lotte contro un sistema che la vorrebbe donna di casa ai fornelli, ad accudire figli. Per lei la pittura racconta tutto, la violenza e l'ira, ma nel paradiso della sua arte risplende la sua vittoria su un mondo governato solo da uomini.

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