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CANINO – Quattro appuntamenti al tramonto, nel chiostro quattrocentesco dell’ex convento di San Francesco: quattro occasioni per lasciarsi trasportare da parole, musica e immagini in un viaggio che percorrerà spazi e tempi distanti e diversi per riflettere sul legame tra quotidiano e storico, tra vicino e lontano. Ne dà notizia Barbara Sarti, assessore alla Cultura comunale. Si parte giovedì 13 alle 21 con la presentazione del libro di Filippo Cerri, “Di macchia e di morte. La ballata degli ultimi briganti”: racconti della Maremma ottocentesca che corrono sul confine tra verità e leggenda e che rinnovano l’interesse per un periodo controverso che continua ad affascinare. Un racconto corale che si fa epico: una storia che si dipana nell’arco di quarant’anni e che pone i protagonisti davanti a scelte che sembrano rendere liberi e invece rivelano l’inganno della violenza.
L’intervista all’autore sarà accompagnata dagli intermezzi alla chitarra di Massimiliano Zerbonia.
Si raddoppia il 26 e 27 luglio: il 26 il giornalista Rai, inviato e conduttore televisivo Paolo Di Giannantonio parlerà di “Degna sepoltura”, un’indagine sul dramma di coloro i quali, scappando da paesi in guerra, perdono la vita in mare, senza che alle loro spoglie possa essere dato un nome. Interi cimiteri a Palermo e Lampedusa con lapidi senza nome. Famiglie che non vedono restituiti i corpi ai quali dare degna sepoltura. Paolo Di Giannantonio, con il collega Nico Piro, indaga a livello giornalistico su quella che è una tragedia nella tragedia. Il 27 luglio si tornerà in Maremma con le narrazioni di Antonello Ricci e Marco D’Aureli per raccontare un territorio attraverso le storie dei suoi abitanti e riconsegnare un’idea di paesaggio che unisce luoghi e persone, alla ricerca di quel legame che rende comunità. Indagare la Maremma significa andare a sviscerare quei rapporti complessi che, in un territorio da sempre ostile e “amaro”, hanno caratterizzato i processi di rappresentazione identitaria.
Il racconto di Ricci e D’Aureli punterà il compasso sui bisogni di autorappresentazione di una comunità che, proprio nel legame con la terra, ha cercato a lungo riscatto e legittimazione.
Appuntamento finale il 2 agosto con Federico Palmaroli, l’autore della pagina facebook “Le migliori frasi di Osho”: più di un milione di followers segue quotidianamente la satira pungente dell’autore romano. Una satira fatta di parole e immagini che riesce, in una frazione di secondo, a stravolgere la realtà e a farci sorridere con intelligenza. Federico Palmaroli “in arte Osho” presenterà il suo libro “Come dice Coso. Un anno di satira”: una raccolta delle vignette più divertenti che l’autore romano ha pubblicato sulla celebre pagina, sul quotidiano “Il Tempo” e in diretta televisiva, ogni mattina sul TG1.
Dialogheranno con gli ospiti, alternandosi nelle varie serate, l’assessore alla Cultura del Comune di Canino Barbara Sarti, Alice Felci della libreria “Il Bianconiglio” e Sergio Caci. La manifestazione è organizzata dal Comune di Canino in collaborazione con la Pro loco Caninese e la libreria Bianconiglio. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero.