CIVITAVECCHIA – Per il settimo e ultimo appuntamento con "Le Sette Chiese di Civitavecchia. L'Arte nella Casa del Signore" racconteremo, attraverso immagini e video d'epoca ma soprattutto grazie alla realtà virtuale della Macchina del Tempo e alla sua tecnologia in 3D nello spazio vuoto della Chiesa e del suo Convento che non ci sono più a Piazzetta Santa Maria, la costruzione della Chiesa Matrice di Santa Maria di Civitavecchia subito dopo il rientro della popolazione sfollata da Cencelle, intorno al XIII secolo, e tenuta per qualche anno dai Cavalieri Templari, l'arrivo dei primo ordine religioso a Civitavecchia, quello dei domenicani, nel 1422 ai quali viene affidata la chiesa e che la ingrandiranno, la abbelliranno e la renderanno immensa in tutta la sua Bellezza con la loro opera nel corso di quattro secoli, facendola riempire dell'Amore della nostra Comunità che li svolgerà le manifestazioni religiose e civili più importanti, restando unica parrocchia cittadina fino al 1804, ricevendo l'amore e l'affetto di tutta la città che li dentro trova e protegge la sua dimensione civica e religiosa, la sua anima.
Perché è lì dentro che la vita religiosa e civile di Civitavecchia si concentra per oltre settecento anni anche grazie alla costruzione da parte del Capitano del Porto e Visconte Terenzio Collemodi della cappella di Santa Fermina e che insieme ai domenicani sarà l'artefice dell'arrivo a Civitavecchia delle reliquie della Santa da Amelia, dove riposano le spoglie, e la conseguente istituzionalizzazione del culto della Santa nella nostra Città e la nascita della nostra Comunità.
È stata la Chiesa più bella e amata dalla nostra Città, nonostante non sia più presente fisicamente, perché resiste ed esiste nella Memoria della popolazione civitavecchiese per l'immenso carico di Amore e Bellezza che continua a ricordare e a trasmettere in quello spazio vuoto tra la Piazzetta Santa Maria e i Portici di Corso Marconi.
Racconteremo anche la lentae lunga agonia dopo i danneggiamenti dei bombardamenti del 1943-44 e la definitiva distruzione a causa della miope ricostruzione cittadina del dopoguerra, che però non impedirà alla chiesa di restare custode dei valori della comunità civitavecchiese, valori che oggi è possibile ancora scoprire tra la piazzetta Santa Maria e i ruderi dell'antica Rocca.
Per questo l'ho voluta ricostruire e ridarle vita con la realtà virtuale della Macchina del Tempo, grazie al prezioso contributo dell'architetto Francesco Correnti che si occupati nella fase di progettazione del recupero dei materiali fotografici e sulla base di questi ridisegnato la Chiesa nella sua totalità e che per l'occasione sarà presentata in via del tutto straordinaria direttamente in piazza attraverso la moderna tecnologia dei visori di ultima generazione per permettere a tutti di poter essere davvero fisicamente dentro la chiesa e ammirarla in tutta la sua Bellezza e emozionarsi in un vero e proprio viaggio nel Tempo.
Partecipazione libera e gratuita a Piazzetta Santa Maria domenica 10 settembre 2023 con inizio alle ore 21.00 con seggiolina al seguito.