La Calza della Befana più lunga del mondo sfida il maltempo e trionfa per le vie del centro di Viterbo.
Al grigio di un cielo coperto l’evento ha contrapposto un universo di colori e di sorrisi: quello dell'abbigliamento e dell'allegria delle vecchine con le scope.
A far loro da corolla le cromie e le fantasie di moltissimi ombrelli aperti. I viterbesi, nonostante il freddo - 8° gradi ma 6 di temperatura percepita - e la pioggia fastidiosa e continua, non sono voluti mancare al tradizionale appuntamento tributando il giusto omaggio alla Calza lungo il percorso.
Una manifestazione, giunta alla 22esima edizione - tecnicamente la ventiquattresima -, che coniuga l’idea di regalare una festa ai bambini alla voglia di solidarietà. Il ricavato della vendita delle calzette, al prezzo simbolico di 4 euro, sarà infatti devoluto alle iniziative solidali promosse dal centro sociale Pilastro, organizzatore fin dal 2000 dell'iniziativa insieme ad Admo, Avis e parrocchia del Sacro Cuore e sostenuta da Comune, Confartigianato, 500 Tuscia club, Anteas Cisl e Acli.
Lungo 52 metri, poggiato su 15 Fiat 500 storiche e tenuta in posizione da oltre 100 befane, il manufatto ha affrontato le salite e le discese cittadine accompagnato per una parte del percorso dalle note della banda MusichiAmo e dalle coreografie delle majorettes di Grotte Santo Stefano. La pioggia poi li ha costretti a desistere, così come il gruppo di musici e sbandieratori dell’associazione culturale Pilastro, per evitare danni agli strumenti e ai costumi.
Nulla invece avrebbe potuto fermare le Befane che, capeggiate dalla sindaca Chiara Frontini, hanno proseguito imperterrite. E quelle non impegnate nel sostenere con le scope la Calza si sono prodigate a distribuire caramelle ai bambini che assistevano alla parata.
A chiudere il corteo, oltre ad altre gloriose Cinquecento, anche sei Harley Davidson condotte da 3 befane e da 3 spazzacamini.
La pioggia naturalmente ha comportato qualche piccola modifica del rituale rispetto alla precedente edizione. Nessun saluto da parte della prima cittadina in piazza prima di affrontare il trasporto e il dover procedere in maniera spedita per concludere la manifestazione prima di un peggioramento delle condizioni meteo.
Scongiurata quindi l'ipotesi di annullare l'evento. Infatti qualora non si fosse riusciti nella giornata di ieri, dopo il rinvio per maltempo di venerdì, si sarebbe dovuto attendere il prossimo anno per rivedere la Calza.
Ma la testardaggine delle Befane, e soprattutto la volontà di dare il doveroso riconoscimento all’impegno di un anno di lavoro del centro sociale, ha consentito di portare a termine l'obiettivo: far compiere alla Calza della Befana più lunga del mondo l'intero tragitto da Porta Romana fino a casa, nel quartiere Pilastro.