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CIVITAVECCHIA – Federico Palmaroli, l’uomo dietro l’irriverente genio de “Le più belle frasi di Osho”, ha divertito e conquistato il pubblico del Villaggio IN Italia di Civitavecchia, tappa numero 16 del tour Mediterraneo Vespucci. Protagonista di un’intervista con Ansa, l’autore satirico romano ha raccontato aneddoti, retroscena e riflessioni su una carriera decollata dieci anni fa quasi per gioco.


«Nacque tutto in un momento di noia – ha confessato dal palco della Conference Hall – trovai un’immagine di Osho e pensai di farlo parlare come parliamo a Roma». Così, quel mistico indiano dai pensieri elevati divenne il pretesto per una delle operazioni satiriche più popolari del web italiano, con oltre 1,2 milioni di follower solo su Facebook. «All’inizio pensavano fossimo una crew – ha ricordato – e non sono mancate le polemiche: la fondazione ufficiale di Osho, a Manhattan, non l’ha presa bene all’inizio». Dichiaratamente vicino al centrodestra, ha anche sottolineato quanto sia difficile, per un artista, non essere etichettato politicamente: «Se fai satira e non sei di sinistra, per molti non è nemmeno concepibile». Tra un passaggio sul ruolo dell’intelligenza artificiale ed uno sui limiti della satira, Palmaroli, collaboratore de Il Tempo e ospite fisso a Porta a Porta, ha concluso con una serie di vignette irresistibili tra politica e attualità. «Prendo dal quotidiano di tutti per raccontare la grande politica – ha concluso – è questo il mio modo per farla arrivare a tutti».