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MONTEFIASCONE – Sono cinque i documentari che quest’anno si contenderanno l’Arco d’Argento dell’Est Film Festival. Cinque appuntamenti pomeridiani, tutti nel mese di maggio, pensati per rendere possibile al pubblico di godere al meglio dell’offerta e dare spazio e rilevanza a un genere capace di offrire molto in termini qualitativi ed emozionali.
Dal 2 al 30 maggio l’appuntamento è al Cinema Multisala Gallery di Montefiascone. Una novità importante rispetto alle passate edizioni di Est Film Festival che vede la nascita della sezione riservata ai documentari italiani, chiamata Eff|Doc, autonoma rispetto alle altre sezioni del Festival.
«Abbiamo voluto – così il direttore di Eff Glauco Almonte – fare questa scelta per dare il giusto risalto a ogni proiezione. Quella dei documentari è sempre stata considerata la sezione di maggiore qualità della nostra offerta, sia per le tematiche trattate che per la partecipazione ai dibattiti. Abbiamo riflettuto quindi su come valorizzarla al meglio. Da qui la decisione di organizzarla nel tardo pomeriggio in primavera, momento più adatto per andare al cinema».
Soltanto uno dei cinque documentari selezionati riceverà l’Arco d’Argento e un premio economico di 300 euro, che saranno assegnati al termine della manifestazione dalla giuria composta dai soci dell’Associazione Cic – Centro di Iniziative Culturali. La consegna è in programma a luglio nella serata Est Film Festival dedicata alla premiazione e proiezione del miglior documentario.
Gli appuntamenti al Multisala Gallery sono fissati per ogni martedì di maggio, dalle ore 18. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Al termine di ogni proiezione la direzione del Festival sarà a disposizione per approfondimenti e curiosità. Si comincia martedì 2 maggio con ‘Noi siamo Alitalia – Storia di un Paese che non sa più volare’, documentario che tenta di ricostruire le vicende che hanno caratterizzato la chiusura della “compagnia di bandiera” alla fine del 2021. La regia è di Filippo Soldi, già in concorso a Montefiascone con due cortometraggi nelle edizioni del 2008 e 2009. Il 9 maggio sarà la volta del film ‘Il cerchio’, diretto dalla regista italo-francese Sophie Chiarello, che ha seguito per cinque anni i bambini di una classe elementare di Roma cercando di capire chi sono, cosa pensano e come vedono il mondo adulto.
Terzo appuntamento il 16 maggio con ‘Il posto’ di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese, documentario on the road sulla speranza di un lavoro fisso e la tragedia di una nazione alle prese con la disoccupazione. Un viaggio nel cuore di un’enorme crisi sociale, morale ed economica.
Il 23 maggio è in programma ‘La generazione perduta’ di Marco Turco, vincitore del Nastro d’Argento nel 2023: è il racconto dell’arrivo dell’eroina nell’Italia degli anni Settanta, attraverso il lavoro del giornalista Carlo Rivolta, che si immerge completamente nel mondo che vuole raccontare.
Il 30 maggio chiude la competizione ‘Terre mutate’, che racconta alcune storie di persone che, dopo il sisma che ha colpito il centro Italia tra il 2016 e il 2017, hanno deciso di restare impegnandosi in prima persona a ricostituire il tessuto sociale realizzando nuovi progetti. Il registra, Alessandro Marinelli, è alla terza partecipazione in concorso dopo la vittoria del 2012 con ‘Pino Masciari – Storia di un imprenditore calabrese’ e la partecipazione nel 2016.
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