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CIVITAVECCHIA – Titolo semplice ed altisonante: sintesi pura della poliedricità dell’esperienza umana unita alla realtà della vita. Relatori Emanuela Mari, Consigliere Regionale, Alessio De Sio, ex Sindaco di Civitavecchia e Presidente Associazione Smart, moderatore Robert Vignola.
Nel contesto della Biblioteca Comunale Alessandro Cialdi di Civitavecchia ha preso vita un profondo dibattito sui temi che più ritraggono le vicende umane: dall’autismo al femminicidio, degrado delle periferie, mafia, sicurezza stradale, Alzheimer, donazione d’organo ma anche l’amore, gli omaggi ai grandi della filosofia, della letteratura, dell’arte dell’autore, Francesco Giro, noto parlamentare, già Sottosegretario ai Beni Culturali dell’ultimo Governo Berlusconi (2008-2011).
“Testa, Cuore, Sentimento ma anche una piccola dose di astuzia e logica” questi gli ingredienti per dare vita alla Poesia, come cita l’Autore nel riallacciarsi alla tradizione compositiva del ‘900 e di Giovanni Pascoli, individuando come filo comune della sua arte poetica il modo in cui “nelle parole si riveli la natura”, dunque di come si traduca in un viaggio nell'animo umano attraverso lo sguardo attento e sensibile sul mondo naturale, concetti chiave che echeggiano anche dal passato, ce li rammenta la filosofia greca di Aristotele e Platone dove la poesia è “imitazione della realtà”.
La poesia, dunque, si rivela “uno sguardo sulla realtà” evidenzia l’Autore, ricalcando il pensiero di Hegel, dove “il sentimento senza immagine sarebbe vuoto”.
Due edizioni sul tavolo dei relatori, la seconda integrata con nuove poesie; la copertina dal gusto rinascimentale, ritrae la “Dama di Berlino” di Piero del Pollaio, artista coevo ai grandi pensatori del ‘400, il dettaglio è una silente ode ai filosofi dell’Utopia.
Tra i temi principali spicca la poesia dedicata al figlio dell’Autore, Edoardo, letta da Enrico Montesano; le vibranti tonalità e la magica interpretazione dell’artista romano hanno dipinto la delicata fragilità allo sguardo di una vita che nasce e non desidera altro che vivere.
Un omaggio al pugile Nino Benvenuti, Istriano, da pochi giorni venuto a mancare; il suo testamento è l’imperitura testimonianza dell’orrore delle Foibe, da cui Francesco Giro prende spunto per la poesia “Istria”, descrivendo le vittime dello scempio come “corpi di maschi e femmine legati”.
Prosegue poi con l’infausto, eppure attualissimo, tema del Femminicidio: e’ l’Attrice Vanessa Gravina a dare voce alla profondità di questo abisso di cui Civitavecchia è stata triste teatro da pochi giorni, con la morte di Teodora Kamenova.
Altro tema la straziante testimonianza di Alfonso Sabella, sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo negli anni ‘90, si occupò delle indagini sul rapimento di Giuseppe di Matteo, segregato per due anni, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia.
Sabella ha ripercorso con tangibile pathos, interpretando nel video la poesia dedicata al piccolo Giuseppe, quella che egli stesso definisce come “la più grande sconfitta, il momento più triste della sua esistenza”, la commozione profonda che ha segnato la vita e le sue notti insonni.
Torna il sereno in sala: il video di Vittorio Sgarbi porta in auge la magnificenza dell’arte pittorica di Piero Guccione; legge ed interpreta la poesia con impalpabile leggerezza definendo il colore azzurro, tanto caro all’artista Siciliano, “confine tra mare e cielo, sentimento dell’infinito”.
Francesco Giro, a chiosa dell’incontro ha salutato il pubblico emozionato e commosso con la poesia “Lavandare” di Giovanni Pascoli: la straordinaria sintesi del componimento incarna i presupposti della modernità, come un realistico fermo immagine, dove “l’arte del poeta è sempre una rinuncia” lasciando a noi la consapevolezza di quanto infondo l’imperfezione sia necessaria.
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