LADISPOLI – Altre potature avviate sull’Aurelia ma stavolta nessun abbattimento di alberi, a quanto sembra. Gli operai incaricati dall’Anas hanno raggiunto la statale per rimuovere i rami dei pini pericolanti impedendo dunque rischi per gli automobilisti di passaggio. Qualche disagio relativo alla circolazione soprattutto per i pendolari diretti nella Capitale. Restano però i dubbi sulle condizioni di tutti gli altri alberi che erano stati interessati da due grossi incendi negli ultimi anni. Per questo la stessa azienda statale non aveva escluso ulteriori abbattimenti di piante. Ne sono state già rimosse parecchie con proteste di associazioni e cittadini. Ma l’Anas aveva accelerato le operazione dopo che alcuni mesi fa un grosso pino è crollato rischiando di travolgere un uomo al volante della sua Ford. La pineta di Palo è un luogo simbolico per i ladispolani proprio per la presenza di quel rettilineo dove in passato vennero girati capolavori cinematografici, su tutti “Il sorpasso” del regista Dino Risi. Comitati sempre attivi sul fronte della sicurezza stradale e per questo pronti nuovamente a pretendere dei miglioramenti su alcuni tratti della statale. Tra i punti sensibili senza dubbio l’incrocio per entrare nella frazione Olmetto Monteroni, come evidenziato dal comitato locale. I residenti spesso oltrepassano la doppia striscia continua evitando di percorrere circa due chilometri in più ed effettuare la corretta inversione di marcia. Giudicato rischioso anche il bivio per Boietto e quello per Monteroni dove l’asfalto è sempre alle prese con radici e buche. Voragini poi presenti sia su via Palo Laziale che sulla pavimentazione delle località agricole di Ladispoli. Il Comune ha annunciato in piano nelle campagne per evitare che i cittadini continuino a spaccare ruote e sospensioni delle loro vetture.


Infine Sos nelle ore serali per la presenza di pedoni e uomini in bicicletta, soprattutto indiani che attraversano l’Aurelia dopo le fatiche lavorative. Molte volte però non indossano la casacca catarifrangente mettendo in pericolo la loro stessa vita e quella degli altri.


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