Il 60% della produzione biotecnologica mondiale di Merck si concentra in Puglia, nello stabilimento di Modugno-Bari. Un sito di importanza strategica per il Gruppo globale leader in ambito scientifico e tecnologico, come confermato dal recente piano di potenziamento, che ha visto un investimento di 160 milioni di euro - 35 milioni dei quali finanziati dalla Regione Puglia nell’ambito di uno specifico Accordo di Programma. Lo stabilimento di produzione Merck di Modugno-Bari esporta oggi in 150 paesi nel mondo per un valore di circa un miliardo di euro all’anno, risultando il primo esportatore di Bari e provincia. È quanto si legge in una nota in occasione del 30esimo anniversario di attività del polo industriale.


Un salto di qualità frutto di una vera e propria rivoluzione che poggia sull’impiego delle più avanzate tecnologie produttive, su una digitalizzazione estrema dei processi, oltre che su una rigorosa ricerca della massima compatibilità ambientale. Una rivoluzione durata alcuni anni, che si completa in coincidenza con il 30esimo anniversario di attività del complesso produttivo.


Lo stabilimento Merck di Modugno-Bari - ricorda la nota - ha cominciato la propria attività nel 1992, occupando 70 dipendenti e producendo flaconi per liofilizzati destinati al solo mercato italiano. Oggi vi lavorano 420 persone tra dipendenti diretti ed altri addetti con una capacità produttiva del complesso che è di oltre 20 milioni di confezioni l’anno. La presenza in Italia dell’azienda risale al 1907 e ha visto, nel tempo, fasi di progressiva crescita. Oggi Merck è presente nel Paese con tutte e tre le sue aree di business (Healthcare, Life Science ed Electronics), 5 siti in 4 regioni, ed un fatturato complessivo in Italia di circa un miliardo e duecento milioni di euro.