CIVITAVECCHIA - Segnali preoccupanti per la salute psicologica della popolazione mondiale, confermati da quanto si registra nel territorio di competenza del Servizio di salute mentale della Asl Roma 4. Si registrano una generale sofferenza e un forte stress legato al periodo di grande incertezza tra pandemia, guerra, cari energia e una mancanza di valori-percorsi di crescita personale adeguati.

Come spiega il direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 4 Carola Celozzi «viviamo una condizione psico-sociale di particolare criticità. In generale il covid ci ha regalato un'immagine di fragilità psichica e sociale a cui non eravamo abituati. Questo si collega, poi, alla precarietà del lavoro, alla mancanza di ideologie e valori, all'imporsi di movimenti culturali massimizzati dalla rete senza crescita dei singoli. Ciò ha creato reazioni scomposte molto spostate verso l'ossessione sul corpo e sull'immagine esteriore». La paura che questa serie di input ci ha trasmesso sta amplificando il ruolo di variabili quali la mancanza di figure di riferimento per la popolazione giovanile.

«Una società "liquida" – prosegue Celozzi - rende liquidi i confini identitari e si cercano riferimenti e pseudo certezze imposti da modelli globali». Si pensi ad esempio alle figure dei vari influencer o life coach online che, nel gioco delle parti, esercitano condizionamenti incisivi sulle persone che non hanno solidità interna, nell'illusione di poter fornire certezze apodittiche. «Tutto questo – sottolinea - incide soprattutto sulla fascia dell'età adolescenziale-giovane adulta di cui ci dovremmo occupare maggiormente».

I DATI - Nel 2020 c'è stato un calo di richieste, hanno influito vari fattori come ad esempio l'isolamento, «proprio mentre il movimento di sofferenza – prosegue il direttore del Dsm - iniziava a dilagare. I Servizi di salute mentale non hanno mai chiuso ma le persone erano spinte all'isolamento anche rispetto alla possibilità di fonti di aiuto. Poi nel 2021 come ci aspettavamo è esploso il malessere psichico. Nel 2021 abbiamo assistito al picco dell'incidenza che ora si è stabilizzato ma comunque con un trend in aumento».

Nel 2021 c'è stato un aumento delle nuove richieste per quanto riguarda la popolazione generale del 50% seguito da un ulteriore 20% nel 2022. Il dato allarmante è che nella fascia di età 18-24 anni le nuove richieste corrispondono ad un aumento del 122% con un +50% delle persone prese in carico.

Numeri molto alti che forniscono un dato della grande richiesta di aiuto. «Da un lato – ha continuato Celozzi – siamo contenti che sia stata superata la paura di rivolgersi ai nostri servizi. Che i ragazzi stiano riuscendo a chiedere aiuto è importante e ci dà il senso che i nostri progetti e inostri appelli stiano funzionando». Progetti come lo sportello giovani, «iniziativa parallela rivolta a coloro che hanno più timore a rivolgersi ad un determinato servizio». Il dato che è emerso su tutto il territorio nazionale è che le patologie come i disturbi dell'umore e della personalità sono in aumento. Crescono anche le psicosi collegate all'uso di sostanze, anche questo legato al malessere in aumento.

«Ad esempio – evidenzia Celozzi - c'è un pericoloso sentimento di onnipotenza o almeno di autoreferenzialità nel cercare di far fronte al malessere, una compensazione che non può che fallire. Oppure assistiamo ad un'amplificazione dell'ossessione del corpo e dell'immagine che porta a destabilizzare e può condurre anche a disturbi dell'umore e del comportamento alimentare. I DCA, come maggiormente noti, rappresentano infatti altre patologie in aumento ormai spesso in età precoce«.

D'altro canto c'è poi «una banalizzazione delle relazioni, si tende molto di più all'usa e getta affettivo e sessuale. Tutto non fa altro che aumentare l'inappagamento esistenziale. Sperimentare sostanze, ormai reperibili con estrema facilità, o allontanarsi da percorsi equilibrati di crescita personale ed emotiva, a causa di tutto quanto detto, diventa un rischio consistente. Si dovrebbe meglio comprendere l'importanza dell'accedere a percorsi di crescita e di regolazione emotiva, per acquisire strumenti adeguati. Adeguati a gestire le criticità dell'esistenza, a maggior ragione in presenza di un disagio psichico importante. Come Asl – conclude Celozzi - possiamo fornire competenze specifiche fin dalla prima valutazione. Non esitate a contattarci». Tutti gli strumenti messi in campo dalla Asl Roma 4 e i vari contatti sono disponibili sul sito dell'azienda.

(Il direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 4 Carola Celozzi)

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