CIVITAVECCHIA - Operatori di piazza XXIV Maggio sul piede di guerra. Sono passati pochi giorni dalla famosa riunione “galeotta” all’ufficio Commercio in cui sono state presentate delle proposte, ragionate e pensate immaginiamo, che non hanno avuto altro effetto se non quello di mandare su tutte le furie gli operatori delle “casette di legno” del mercato che ora non vogliono più spostarsi. «Eravamo disposti a spostamenti - hanno spiegato - ma a determinate condizioni, ossia tornando ai nostri posti, con il chiosco e con le metrature a norma di legge. Nei giorni scorsi siamo stati convocati, il Comune ci ha fatto delle offerte che non si riferiscono ai nostri posti originali, quelli pagati, ma ai corridoi abbandonati di San Lorenzo. Offerte che nessuno di noi ha accettato». Gli operatori non hanno dubbi e puntano il dito contro l’assessore al Commercio Dimitri Vitali. «Non ci è piaciuto quello che ci hanno offerto - continuano - e lo abbiamo rifiutato, abbiamo diritto a dei chioschi di cui siamo proprietari, abbiamo delle autorizzazioni che risalgono all’82. Inoltre nel 2010 abbiamo firmato documenti che ci assicuravano che saremmo tornati ai nostri posti con la struttura che avevamo. Per noi i posti, nei luoghi che abbiamo pagato, non ci sono più, un po’ per assenza di metrature e un po’ per il diniego della Soprintendenza, quindi vogliamo restare qui (a piazza XXIV Maggio, ndr), visto che (nel piano triennale, ndr) si parla anche di un cubo trasparente in cui mettere dei chioschi, beh potremmo essere benissimo noi». Ai commercianti non piace l’idea di San Lorenzo e ricordano di aver pagato di tasca propria le strutture precedentemente utilizzate. Un passaggio poi sul famoso all’allaccio alla corrente elettrica con tanto di ultimatum. «Ad oggi - ha concludono - Enel non ha ancora ricevuto l’ok del Comune per fare lo scavo». Insomma sul mercato “male male” e l’unico obiettivo che ad oggi è stato raggiunto è di spaccare ancora di più gli operatori con promesse vaghe e poche azioni.

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