Un altro processo vinto, questa volta al Giudice di pace, per Angelo Pierotti. Ieri infatti l’ex rappresentante del Movimento Ottimo Consiglio è stato assolto perché il fatto non sussiste. L’accusa per lui era quella di minacce nei confronti dell’ex sindaco del M5S Antonio Cozzolino che presentò una denuncia contro di lui, nel 2015: nella sua denuncia e nella deposizione che ne seguì parlò di minacce ripetute. Ma di questo non c’è stato alcun riscontro nel corso del procedimento davanti al giudice. Tanto che ieri mattina sono stati ascoltati due testi del pubblico ministero, un poliziotto e l’ex consigliere comunale del M5S Elena D’Ambrosio. Entrambi però non hanno parlato di minacce, quanto piuttosto di contestazioni, quelle sì, da parte dello stesso Pierotti nei confrotni dell’allora amministrazione e del sindaco Cozzolino. L’avvocato difensore Daniele Barbieri ha così deciso di rinunciare ai testi della difesa con lo stesso pubblico ministero che ha chiesto l’assoluzione con formula piena per Pierotti; richiesta quindi accolta dal giudice. «È stato un calvario lungo 7 anni e mezzo e decine di migliaia di euro spesi - ha commento Pierotti - questa è stata l’ennesima di una decina di denunce tutte a buon fine per me. Cozzolino ed il M5S mi hanno costretto ad un pellegrinaggio in tribunale: qualcuno ora deve pagare, e non dico economicamenteAppena mi rimetterò e la salute me lo consentirà, una volta sentiti alcuni componenti del Moc, denunceremo per calunnia Cozzolino, per i problemi creati con denunce e attraverso relazioni di agenti che non sono poi risultate veritiere».


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