Max Vismara

Si può dire che si è trattato della cronaca di una morte annunciata e in questo caso a morire, come c’era da aspettarsi, è stata la viabilità di via dell’Orologio Vecchio e via dei Mille. Ieri mattina infatti, complice la leggera pioggerella, il traffico su queste due strade era caotico a causa della transenna che sbarrava via della Pace. Il provvedimento targato Frontini prevede una totale chiusura al traffico di via della Pace e via della Verità tutti i giorni dalle 7,45 alle 8,15. Le macchine che ieri mattina provenivano da piazza delle Erbe e da via della Pace, non potendo svoltare in direzione di porta della Verità, hanno creato un vero e proprio intasamento dell’incrocio generando file di veicoli che arrivavano a piazza Erbe e su via Garibaldi. Per molti genitori, che la mattina accompagnano i figli a scuola, quei minuti persi in fila fanno la differenza dal far tardi al lavoro o meno.

«Sono in fila da venti minuti - dice esasperata Francesca Bartolomei - tanto ho impiegato per arrivare fino a qui all’incrocio. Essendo già le 8,05 mi rimangono solo altri 10 minuti per arrivare dove lavoro e ho davanti tutta la fila in via dei Mille. A questo punto per non fare tardi sono costretta a non mandare mio figlio a scuola altrimenti rischio di non riuscire ad arrivare in tempo. Questa cosa è assurda - conclude - prima di prendere certi provvedimenti bisogna anche calcolare le conseguenze che comportano per gli altri».

Sull’altro fronte, cioè quello della Cassia fuori di porta della Verità le cose non sono andate meglio e infatti la solita fila di veicoli che arriva fino a porta Romana ieri mattina invece di scorrere seppur lentamente era quasi ferma. Ad aggravare questa situazione di caos generale anche i pullman che scaricavano frotte di ragazzi che a quell’ora entrano nelle varie scuole della zona.Insomma, sembra che l’idea di chiudere via della Verità seppur animata da buonissime intenzioni sia come la proverbiale coperta troppo corta che se viene tirata sul petto lascia scoperti i piedi. A giudicare dalle critiche sembra che di aggiustamenti al provvedimento ce ne siano molti da fare, e a questo proposito sta circolando nel quartiere la voce (tutta da confermare) che i commercianti della zona stiano preparando un esposto da presentare al prefetto per chiedere l’annullamento della delibera.