CERVETERI - Con l’inverno e le piogge in arrivo, la Settevene Palo sarà sotto osservazione per il manto sconnesso e le buche presenti lungo il tragitto che da Cerveteri porta a Bracciano e all’ospedale Padre Pio. Un’arteria che già in passato ha gettato nello sconforto i pendolari dopo essere stata chiusa per un oltre anno. Ora la questione è un’altra, la pericolosità di una strada sulla quale vi sono crateri e tratti di asfalto che con le piogge potrebbero diventare vere e proprie trappole per gli automobilisti. C’è chi chiede soluzioni immediate. «Bisogna che si intervenga subito – commenta Giovanni Ardita (Fratelli d’Italia) – questo tratto è di competenza di Città Metropolitana ma c’è stato uno scarica barile tra il comune di Cerveteri, quello di Bracciano e l’ente provinciale. Le auto corrono ad alta velocità, non vi sono né rilevatori, né dissuasori a fermare chi supera i limiti. Chi siede a Palazzo Valentini spinga gli uffici ad avviare i lavori di manutenzione e ripristino dei punti nevralgici».

Sul caso si è espresso anche il consigliere comunale di opposizione di Cerveteri, Gianluca Paolacci. «Mi capita spesso, avendo un'attività a Manziana – spiega - di percorrere la strada che a mio avviso è ridotta al limite della decenza. Non capisco come mai, dopo anni di sollecitazioni, Città Metropolitana abbia fatto il minimo sindacale, lasciandola alla deriva».

Non solo voragini sull’asfalto, è rimasto ancora irrisolto il fenomeno delle discariche a cielo aperto a bordo della carreggiata. Di notte gli incivili continuano indisturbati con i loro furgoni a raggiungere la Settevene Palo per sbarazzarsi di qualsiasi rifiuto. Il degrado aumenta col passare dei giorni senza che siano state trovate delle contromisure dal Comune e anche da Città Metropolitana. Si trova di tutto: calcinacci, plastica, vetro, suppellettili, reti arrugginite e indumenti vecchi.

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