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Tre serate di musica di qualità, ad ingresso gratuito, ospitate in tre chiese cittadine, in un’atmosfera suggestiva.


La Filarmonica di Civitavecchia, dopo il consenso di pubblico e critica dei “Concerti d’estate”, torna protagonista con la stagione dei “Concerti d’autunno”, organizzati grazie alla proficua collaborazione e sinergia con la Fondazione Ca.Ri.Civ. e con l’ospitalità della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia.


«Speriamo di proseguire anche con le altre due stagioni» ha spiegato il presidente della Filarmonica Giorgia Gallinari, alla quale ha fatto eco il maestro Riccardo Schioppa, il quale ha illustrato nel dettaglio quelli che saranno gli appuntamenti.


Si inizia stasera alle 19 nella più antica chiesa della città, Santa Maria dell’Orazione e Morte, e vedrà protagonisti il

duo Cacio e Pepe composto dai maestri Emiliano Manna (pianoforte) e Giulia Leonardo (clarinetto). Il duo civitavecchiese trasporterà il pubblico in un’atmosfera tutta francese con brani di Debussy, Saint-Saens, Jean-Jean, Manna, finendo poi con l’intramontabile “Un Americano a Parigi” di Gershwin.


Il secondo appuntamento sarà

sabato 19 novembre stesso orario in Cattedrale con gli

“Hot to Sax” direttamente dal Conservatorio di Santa Cecilia d

i Roma.


Diretto dal maestro Andrea Durante il gruppo composto da 12 elementi si esibirà in alcuni brani classici di Vivaldi per poi passare a Gershwin e alla sua Rhapsody in Blue e finire con il brio di Bernstein grazie ai capolavori Westside story e Mambo.


Il terzo ed ultimo appuntamento si terrà

sabato 26 novembre nella chiesa di San Giovanni e vedrà esibirsi il quartetto “Abbastanza in quattro” composto dai musicisti Sonia Romano (violoncello), Valentina Celliti ( violino), Simone Morbidelli (pianoforte) e Davide Pentassuglia (percussioni).


Le musiche spazieranno da Astor Piazzolla a Morricone, da Hubay a De Abreu, Bollani per finire con Bakalov.


«Si tratta di momenti di alta cultura - ha commentato il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco - con grandi musicisti. Un regalo per la città».