CIVITAVECCHIA - Nei giorni scorsi, un furgone carico di indumenti è arrivato a Bratislava in Slovacchia, dove sono attualmente stanziati migliaia di profughi fuggiti dalla guerra. La missione umanitaria è stata resa possibile grazie alla sinergia tra la Delegazione Viterbo – Rieti dell’Ordine di Malta e il Gruppo Comunale della Protezione Civile di Civitavecchia. Una collaborazione che ha consentito di aiutare tantissime persone che hanno perso le loro abitazioni a causa del conflitto russo-ucraino.

A seguito della richiesta di aiuto pervenuta dalle Suore Salesiane, Figlie di Maria Ausiliatrice di Bratislava, alla Delegazione di Viterbo-Rieti, in breve tempo, grazie anche all’intervento diretto del delegato Roberto Saccarello, sono stati reperiti sia 1000 pigiami invernali, che la  copertura finanziaria per la spedizione dei pallet presso la struttura religiosa. Tutti gli aspetti logistici connessi alla pianificazione della spedizione sono stati curati da  Giulia Arillo, volontaria del Servizio Civile Universale, e dal  referente della Delegazione dell’Ordine di Malta, Fabio Uzzo, che hanno raggiunto la Capitale per affidare l’utile e prezioso carico umanitario all'ispettrice salesiana per la Slovacchia, Suor Monika Skalòva.

L’arrivo a Bratislava, è stato segnato da momenti di viva commozione. Infatti, dopo i saluti e l’invito alla preghiera per la pace da parte dell’'avvocato Saccarello, la Delegazione ha collaborato per distribuire parte degli indumenti presso strutture civili ed ecclesiastiche che ospitano i gruppi familiari, a Bratislava e a Trnava.

"C’è davvero una bella collaborazione tra congregazioni religiose e le tante persone che si uniscono nell'attività di volontariato, si manifesta ovunque una grande solidarietà", ha dichiarato Suor Monika Skalòva, favorevolmente colpita da questa missione che testimonia il carisma melitense attraverso  il soccorso prestato ai fratelli più poveri e fragili. Il Delegato per Viterbo – Rieti dell’Ordine di Malta, anche a nome dei Confratelli e delle Consorelle, ha manifestato la più viva riconoscenza verso quanti  si sono impegnati in  questa bella iniziativa, poiché seguendo le parole di Papa Francesco "È importante per i cristiani ascoltare il grido disperato della gente che soffre, avendo sempre il massimo rispetto della vita umana, soprattutto di fronte alla macabra distruzione di città e di villaggi che sta avvenendo in Ucraina".