VITERBO - Per l'omicidio di Salvatore Bramucci è stata arrestata Sabrina Bacchio, la sorella della convivente. La misura cautelare nei suoi confronti è stata eseguita ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Viterbo, con il supporto dei colleghi  della Compagnia di Tivoli.

La donna  è accusata  in concorso con altre due persone (Lucio La Pietra e Tonino Bacci) già sottoposte a provvedimento restrittivo – gravemente indiziata del delitto di omicidio volontario.

L'omicidio è avvenuto il 7 agosto a Soriano nel Cimino: Bramucci appena uscito dalla sua abitazione, è stato bloccato mentre si trovava alla guida della sua autovettura ed assassinato con diversi colpi di arma da fuoco.

Le indagini immediatamente avviate sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Viterbo mettevano subito in evidenza che l’azione delittuosa era il frutto di un agguato organizzato in ogni minimo dettaglio, preceduto anche da sopralluoghi nella zona teatro dell’omicidio.

Nella prima fase delle indagini gli investigatori hanno accertato che tre persone, a bordo di due autovetture, (Bacci e La Pietra) una delle quali risultata asportata alcuni mesi prima, avevano raggiunto la località rurale di Acquafredda-Basso della Campana, dove hanno atteso l’uscita dalla propria abitazione della vittima, gli hanno bloccato la strada e a distanza ravvicinata gli hanno esploso sei colpi di arma da fuoco al capo e alla parte superiore del corpo, provocandone la morte immediatamente.

Le indagini hanno consentito lo scorso 13 settembre di dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Bacci e La Pietra, residenti nella periferia est della Capitale, provvedimento tuttora in essere e, per uno di loro, confermato anche dal Tribunale per il Riesame di Roma.

Il successivo sviluppo investigativo ha permesso di accertare che il “gruppo di fuoco” si muoveva sulla base di precise indicazioni fornite da una donna che aveva preso parte alla pianificazione dell’azione omicidiaria fin dall’inizio della sua ideazione. Gli elementi indiziari raccolti a suo carico sono stati ritenuti particolarmente gravi dal gip di Viterbo che, anche in ragione della sussistenza dell’esigenze cautelare, ha emesso il provvedimento restrittivo in questione. La donna, Sabrina Bacchio, è stata associata presso la Casa Circondariale Rebibbia di Roma.

Presunzione d'innocenza: nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.