La vigilia delle elezioni regionali è ancora più concitata, localmente, di quanto non lo sia stata quella delle politiche. Dopo lo storico successo del 25 settembre, a tutti i livelli è iniziato l’assalto alla diligenza di Fratelli d’Italia. Salire sul carro del vincitore è lo sport più antico del mondo e anche a Civitavecchia non manca chi vorrebbe praticarlo. È il caso dell’operazione, di cui si parla da giorni sia in città che a Roma, che porterebbe nel partito di Giorgia Meloni la presidente del consiglio comunale, nonché berlusconiana doc, nonché prima dei non eletti per Forza Italia al Senato Emanuela Mari. Il rumor arriva direttamente da Roma, anzi da Guidonia, dove i vari candidati al consiglio regionale si stanno preparando con una o più “accoppiate” per le elezioni che si terranno ad inizio 2023. A tirare in ballo Emanuela Mari per una possibile candidatura alla Pisana con FdI sarebbe stato Marco Bertucci, che in più di una occasione avrebbe affermato di essere al lavoro per riuscire a presentarsi, nel quadrante nord della provincia di Roma, in coppia con Mari.

La politica è l’arte del possibile e sicuramente non sarebbe un ostacolo il fatto che la presidente si sia appena candidata come senatrice in un altro partito e che se Maurizio Gasparri dovesse per qualsiasi motivo lasciare lo scranno di palazzo Madama, la senatrice Mari entrebbe grazie a Forza Italia, iscrivendosi però subito nel gruppo di Fratelli d’Italia. Così come non sarebbe un ostacolo che per entrare in FdI la presidente Mari dovrebbe a Civitavecchia passare in minoranza, non essendo - ci sembra - venute meno le ragioni che hanno portato proprio Giorgia Meloni a venire a Civitavecchia poco meno di un anno fa, a spiegare perché Fratelli d’Italia dopo aver sostenuto Tedesco alle elezioni oggi al Pincio è in minoranza. In caso contrario, difficilmente il capogruppo Palombo consentirebbe l’ingresso di chicchessia nel gruppo consiliare di FdI.

Ecco, superati questi due motivi di “intralcio”, Mari avrebbe da subito modo di preparare la sua campagna elettorale ritrovando tra i suoi sostenitori in FdI amici di lunga data, dal portavoce del circolo Paolo Iarlori, agli ex forzisti Andrea Volpi, appena diventato anche deputato, e Giovanni Quarzo, capogruppo meloniano in Campidoglio, non a caso tra i principali riferimenti dello stesso Bertucci nella corsa alla Pisana.

Inoltre, Mari non sarebbe sola neppure nel compiere il fatidico passo: con lei, infatti potrebbe esserci l’attuale capogruppo leghista Raffaele Cacciapuoti, da tempo non più in sintonia con il suo assessore Dimitri Vitali e con il resto del gruppo. Proseguirebbe così lo svuotamento della Lega, ormai in mano alla Lista Tedesco, che non a caso ha candidato Barbara La Rosa al Senato. E che potrebbe fare il bis per il regionali: ma non è serafinianamente chiaro chi voglia far correre (e con chi) - tra Mirko Mecozzi, che prepara questo appuntamento da anni, e la stessa La Rosa - il vero capo locale di Lega, Lista Tedesco, Polo Dem e amministrazione comunale, l’innominato che in politica comand
a senza voler essere appunto nemmeno nominato e che pare voler applicare l’idea che Enrico Mattei aveva dei partiti politici: usarli come taxi.

La confusione è tanta, così come il rischio per molti di restare fuori dalla porta e in mezzo al guado, ma per avere un quadro molto più chiaro, anche sul futuro politico di Tedesco, ormai abbandonato al suo destino, non servirà un oroscopo del sindaco, ma basterà attendere poche settimane.

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