CERVETERI – Ancora cani abbandonati nel territorio etrusco. Le Guardie zoofile Nogra hanno recuperato sul ciglio della strada una cassetta con all'interno dei cuccioli che sono stati portati subito dopo in una clinica specializzata per le dovute cure. Un passante aveva dato l’allarme ai volontari che sono subito intervenuti in una stradina di campagna. I cinque meticci, di cui quattro di colore marrone, ora stanno bene proprio grazie alla tempestività delle sentinelle ambientali di Cerveteri anche se l’episodio accende nuovamente i riflettori su un fenomeno che torna a ripetersi in città. Spesso e volentieri dei cuccioli sono stati lasciati soli al loro destino per non essere tracciati con il microchip. In alcune circostanze erano stati liberati dai cacciatori perché non in grado di assecondare le richieste dei padroni. A volte erano finiti in una scarpata brutalmente uccisi o coinvolti in una rete dedita al traffico di animali. Probabile in questo caso che qualcuno se ne sia “disfatto” per evitare spese veterinarie extra. Accade spesso nel territorio etrusco pieno di aree verdi, sentieri e boscaglie, quindi posti dove è difficile effettuare controlli serrati. Diverso il discorso relativo ai setter o ai segugi. Cani spesso impiegati dai cacciatori e non sempre adatti per lo scopo prefissato. Non era stato un semplice caso nei mesi scorsi il ritrovamento di nove segugini nella zona periferica di San Paolo. Feriti e pieni di pulci nei pressi di una stradina sterrata, vennero tratti in salvo dalle volontarie di un’associazione animalista che allertarono subito Fare Ambiente e Polizia Municipale.


L’anno prima i carabinieri di Civitavecchia smascherarono un’organizzazione dedita al traffico di cani rubati, ricettazione e maltrattamenti. Uomini senza scrupoli, poi denunciati penalmente, sottraevano cani da caccia togliendolo loro il microchip per rivenderli in tutta la provincia e gli animali che non riuscivano a essere immessi nel mercato nero venivano ammazzati.


E a Ladispoli? Più difficile in questa città abbandonare i migliori amici dell’uomo. I numeri relativi agli abbandoni sono più bassi rispetto al passato, probabilmente anche per l’iniziativa di concedere un contributo di 400 euro ogni anno ad un residente che decide di adottarne uno dal canile.


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