Il taglio alle spesa pubblica non può mancare in periodi condizionati da continui rincari dovuti soprattutto a questioni internazionali, ma allo stesso modo non può mancare il criterio con il quale un’amministrazione è chiamata a procedere. Civitavecchia di sicuro non brilla per qualità e quantità di servizi offerti ai cittadini e l’errore più grosso sarebbe quello di passare lo smeriglio su settori già zoppicanti, causando ulteriori assottigliamenti. L’idea del sindaco Tedesco di mettere mano al trasporto pubblico locale tagliando le linee perché il metano costa troppo è pura follia. Un clamoroso errore che se avesse avuto al suo fianco un assessore ai Trasporti ferrato in materia e soprattutto conoscitore del territorio, il primo cittadino non avrebbe mai commesso. Con o senza proposte da parte di Csp. Ci sono zone come ad esempio Borgata Aurelia e Santa Lucia mal collegate da sempre e le linee bus esistenti già appaiono poca cosa. L’idea sopprimere corse pomeridiane - per non dire serali - metterebbe in difficoltà quei lavoratori sprovvisti di un’auto, costretti a tornare a casa al calar del sole. E infatti sui social non sono mancate le polemiche per l’ennesima scelta deleteria caduta dall’alto, che guarda esclusivamente alle casse senza tenere minimamente conto dei bisogni dei cittadini. I tagli in periodi di magra sono necessari, ma non possono prescindere dal benessere dei civitavecchiesi o addirittura dalla sicurezza. Come nel caso dell’illuminazione pubblica: Civitavecchia, la città che ospita la centrale Enel, quella degli amministratori che negli anni hanno tentato di far credere alla gente che ci sarebbero state riduzioni in bolletta, da lunghissimi mesi è praticamente al buio nell’indifferenza dell’amministrazione Tedesco. Via Roma, corso Centocelle, il viale, il Pincio sono zone scarsamente illuminate, dove di sera diventa pericoloso anche attraversare la strada. Tagli su tagli e servizi sempre scadenti. È sempre accaduto, ma negli ultimi anni la situazione è nettamente peggiorata.