CIVITAVECCHIA - Taglio del nastro per il reparto di emodinamica (cardiologia interventistica) dell’ospedale San Paolo. Un momento importante, anche se simbolico visto che le operazioni erano già iniziate negli scorsi anni grazie all’ex primario Marco Di Gennaro e si erano interrotte causa covid, che vede il “nuovo” reparto ripartire alla grande con attrezzatura più moderna e personale motivato e formato. Si parte in elezione. Oggi sono state effettuate le prime tre operazioni. Si tratta di interventi ad alta complessità, come ad esempio l’applicazione di stent.

Come ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga «questa è una iniziativa preparata da tempo, condivisa con la Regione e con l’azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea, con cui abbiamo una convenzione. Partiamo con questo servizio di cardiologia interventistica in regime di elezione, ovvero quello che non è nella rete tempo dipendente (che è regionale). Finalmente oggi siamo in grado di intervenire anche qui a Civitavecchia, questo per noi significa offrire più servizi ai cittadini del territorio e recuperare mobilità passiva, consentendo alle persone di avere prestazioni sanitarie nella zona di loro residenza. L’obiettivo per il prossimo anno è di poter attivare l’emodinamica h24, potendo così assistere tutti i casi di infarto direttamente presso il San Paolo senza necessità di essere trasferiti a Roma. Avremo così la possibilità di ampliare le reti di emodinamica del litorale nord di Roma».

Il responsabile della Cardiologia del San Paolo Sergio Calcagno ha ribadito: «Emodinamica significa chiudere un cerchio nella diagnostica e nella terapia della cardiologia, evitare dei trasferimenti negli ambienti romani, evitare il carico psicologico a questi pazienti e ridurre la mobilità passiva, noi oggi come ambulatorio serviamo moltissime zone di Roma. Su 12 visite cardiologiche 2 sono sempre romane e quindi sono sicuro che da Montalto a Civitavecchia potremo servire bene i nostri cittadini e avere anche un ritorno. Ci aspettiamo grandi numeri e un beneficio per i nostri concittadini. Oggi ad esempio abbiamo una paziente oncologico che ha dovuto interrompere la chemioterapia perché sono subentrati problemi cardiologici, (è stata la prima paziente) oggi facciamo la procedura e domani riprenderà la terapia. Il secondo intervento è un paziente che deve fare una protesi d’anca, non poteva essere operato per problemi cardiologici, oggi facciamo la procedura e in settimana farà la protesi. Così quello chirurgico. Tre procedure che rimarranno nel nostro polo ospedaliero: un ortopedico, un chirurgico e un oncologico quindi vuol dire dare qualità al nostro servizio ma non solo, dare sicurezza e risposte ai nostri cittadini».

L’ex primario e responsabile Dea della Asl Roma 4 Marco Di Gennaro, ora in pensione, ha aggiunto: «Oggi continua un qualcosa che era iniziato qualche anno fa e lo fa con una struttura più completa, con apparecchiatura più potente e garanzie aumentate per il paziente grazie alla collaborazione con gli amici del Sant’Andrea, soprattutto il professor Berni che ci è stato vicino in questi anni in cui abbiamo effettuato varie decine di interventi. È un momento molto importante perché permette di intervenire in tempi rapidi sui nostri concittadini garantendo al tempo stesso un risparmio di risorse che potranno essere reinvestite».

Presenti il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco e la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco

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