GIOVANNI PIMPINELLI

Secondo stop consecutivo per il Civitavecchia, che si arrende per 2-1 sul campo dell’Anzio. I nerazzurri non riescono ad invertire la tendenza dopo la sconfitta del Tamagnini contro il Cerveteri ed avranno due settimane più nere che azzurre, in quanto non potranno mettersi alle spalle la sconfitta contro i neroniani. Assente Serpieri e con Funari e Fatarella abili e arruolati, mister Bifini opta per Sarracino tra i pali, Mancini e Funari sulle fasce con Fatarella e Paolo Cerroni che si piazzano davanti a lui. Nella mediana di centrocampo il trio è composto da Hrustic, Proietti e Gagliardi, pronti a innescare le tre bocche da fuoco Samuele Cerroni, Vittorini e Ruggiero. L’Anzio presenta Rizzaro tra i pali poi in rigoroso numero di maglia Galati, Capolei, Falessi, Fusaroli, Celli, Bencivenga, Gennari, De Gennaro, Gamboni e Ruggieri. Parte bene la squadra guidata da Alessio Bifini. Le azioni più pericolose portano la firma dei frombolieri nerazzurri. È il 13° quando Vittorini, lanciato col contagiri da Hrustic, costringe la linea difensiva dell’Anzio agli straordinari per arginarlo. Un minuto dopo Samuele Cerroni, dopo l’azione in tandem di Gagliardi e Funari, manda di un soffio alto sulla traversa. L’Anzio si scuote intorno al 22° e nell’area piccola ci pensa Fatarella a mandare in angolo una palla destinata alla rete. Otto minuti dopo Gamboni, dopo aver ricevuto la sfera da De Gennaro, manda di un soffio alto. Quando tutto fa presagire a un pari a reti inviolate ci pensa Vittorini a cambiare le carte in tavola. Punizione magistrale dai 30 metri dell’asso di Canale Monterano, che, da applausi la conclusione, manda la sfera sotto l’incrocio. Per lui si tratta del quinto gol nelle prime quattro giornate. Vecchia avanti e tutti negli spogliatoi. Al ritorno in campo è un altro Anzio, i nerazzurri producono poco e niente mentre i locali cercano il pari con tutto l’organico. Gagliardi in extremis manda la sfera sul fondo poi Sarracino deve capitolare. È il 21°, quando sugli sviluppi di un calcio da fermo Paolo Cerroni manda la sfera alle spalle di Sarracino. Uno ad uno. Lì cambia incredibilmente la partita, con i nerazzurri che non riescono mai ad avere una reazione per sopperire al pareggio dei padroni di casa. L’Anzio domina il campo, con il Civitavecchia che perde la concentrazione giusta e le misure per tamponare gli avanti biancoblu. Sarracino al 30° si oppone a Bencivenga ma deve capitolare due minuti dopo ad opera di Giordani, che con un gol da applausi manda la sfera dove Sarracino non può arrivare. La Vecchia chiude in dieci, in un contrasto Samuele Cerroni spintona l’avversario e l’arbitro lo espelle direttamente. Sconfitta pesante ma per rifarsi il calendario tra due domeniche mette davanti ai nerazzurri la capolista. La classifica non si mette benissimo per il Civitavecchia, ma bisogna ricordare che siamo solo alla quarta giornata e ne mancano ancora 30 alla fine. Centro Sportivo Primavera da sola in vetta, ad inseguire il Nettuno ad una lunghezza e l’Aurelia Antica a due. Il Civitavecchia scivola e ora sono a q
uattro punti dalla vetta. «Ancora manca la capacità da parte nostra di amministrare la partita - afferma mister Alessio Bifini - sono due volte che andiamo in vantaggio e due volte che ci facciamo recuperare nelle ultime due gare. In qualsiasi modo andiamo in vantaggio e riusciamo a segnare. Ma non riusciamo a gestire l’incontro». Ora ci sarà la sosta per la Uefa Regions Cup. Due settimane in cui Alessio Bifini dovrà lavorare al meglio per capire cosa non sta andando all’interno del gruppo. Sicuramente si dovrà rivedere qualcosa per quanto riguarda la difesa, che, già dal precampionato, subiva troppi gol. Il tecnico grossetano ha più volte rimarcato che si tratta di una situazione che riguarda tutta la predisposizione difensiva dell’undici in campo e che non riguarda esclusivamente il pacchetto arretrato. Come già detto, di tempo ce n’è, ma bisogna fare in modo che al ritorno in campo possa arrivare una vittoria al Tamagnini contro la Primavera, per evitare di perdere troppo contatto della vetta e di aumentare le polemiche che girano attorno alla squadra. In città c’è chi ha iniziato a chiedere un cambiamento e chi rimpiange Castagnari. È decisamente troppo presto. Sono passate solo quattro giornate e il Civitavecchia ha perso solo due partite. I punti di distanza dalla vetta sono solamente quattro. Basta questo per mettere seriamente in discussione un progetto? Onestamente no. Serve tempo per poter calibrare i meccanismi e mettere a posto le varie situazioni. Ricordiamoci che l’anno scorso, proprio di questi tempi, il Civitavecchia perdeva 3-0 in casa contro la W3 Maccarese. Il tempo è stato galantuomo per quella squadra, che poi ha vinto la Coppa Italia regionale.

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