Entra nel suo ufficio e la minaccia di morte. La titolare di un CAF del centro ha vissuto momenti di terrore ieri mattina quando si è presentato nel suo centro un giovane di origine nigeriana per chiedere assistenza per inoltrare una pratica per il reddito di cittadinanza. Fin qui nulla di strano, ma quando la titolare dell’ufficio gli ha fatto notare che non poteva richiederlo perché non risiede in Italia da più di cinque anni, l’uomo per tutta risposta ha cominciato ad inveirle contro addirittura minacciandola di morte se non gli avesse fatto avere i soldi entro una settimana. La donna a quel punto ha chiamato i carabinieri che hanno intercettato l’uomo mentre si allontanava lungo via Matteotti. I militari dopo aver ascoltato le deposizioni sia della titolare dell’ufficio che di un suo dipendente, hanno fermato il nigeriano e lo hanno condotto in caserma per accertamenti. Il giovane sarebbe da poco in città ma è già noto alle forze dell’ordine per vari episodi di disturbo alla quiete pubblica e una rissa in via Cavour risalente al mese scorso, in particolare in quell’occasione i passanti riferirono di aver sentito chiaramente il ragazzo provocare ripetutamente un suo amico accusandolo di avergli rubato il telefono. I due dalle parole passarono ben presto ai fatti generando una rissa stile far west che fu placata solo dall’arrivo di una pattuglia del 113. Ma la notorietà del rifugiato non si limita solo alle forze di polizia; infatti, l’uomo sarebbe una vecchia conoscenza anche per il personale di sicurezza dell’ Inps che pare che in passato lo abbia allontanato varie volte dagli uffici di via Matteotti perché dava in escandescenze, ma non solo. Sono vari i testimoni che nei mesi scorsi lo avrebbero visto aggirarsi per le vie del centro urlando e sputando sui vetri delle macchine parcheggiate.

Max Vismara