CIVITAVECCHIA - Il caro bolletta colpisce duramente i commercianti,così come i cittadini, e il quadro catastrofico dipinto dalla Confcommercio nei giorni scorsi sembra sempre più drammaticamente reale. Aumenti vertiginosi per luce e gas che sembrano non volersi fermare, più soldi da spendere per le bollette, meno da utilizzarne per la socialità e il terziario prevede un inverno nero.

È il caso ad esempio di un operatore del mercato ittico che si è visto recapitare nei giorni scorsi una bolletta da oltre 1.700 euro, ad altri da 2mila, 2.500. «Le bollette sono raddoppiate - ha spiegato - siamo preoccupati da questi aumenti». Operatori del mercato che, tra l’altro, continuano a chiedere che si torni a ristabilire una situazione di uguaglianza tra tutti i commercianti dell’area. Aumenti salatissimi che incidono fortemente sul futuro di cittadini e non, perché per quanto la maggior parte dei commercianti cerchi di limitare al minimo gli aumenti è impossibile continuare a sostenere costi così elevati, tra l’altro con la spada di Damocle di futuri e ulteriori rialzi.

In tanti hanno deciso quindi di appendere in bella vista le bollette per mostrare il salasso a cui sono sottoposti. È il caso di un bar pasticceria del centro che mostra bollette per circa 9mila euro. «Quattro mesi fa - spiegano dall’esercizio - il conto era di 4.500, due mesi fa c’è stato un rialzo a 6mila e ora siamo a poco meno di 9mila».

C’è poi il titolare di un Caffè e ristorante del lungomare cittadino che spiega di aver registrato un aumento fino al 300% delle spese in generale, tra bollette e caro vita e la domanda sorge spontanea «Come si potrà - si chiede - continuare a pagare queste bollette anche in inverno?».

Perché lo spettro dell’aumento del gas fa paura, inutile negarlo, soprattutto se si andrà a sommare ai vari aumenti che stanno mettendo in ginocchio commercianti e cittadini. Anche il titolare di un noto ristorante di pesce del centro cittadino spiega di aver notato un aumento importante del costo della corrente elettrica e teme quello del gas. «Purtroppo - ha detto - per l’attività che abbiamo non possiamo fare a meno di queste due risorse e penso che sarà un inverno molto difficile». Tra le varie proposte fatte da Confcommercio nazionale al futuro governo c’è quella di inserire un tetto massimo per gli aumenti.

Sicuramente questi salassi, altrimenti non possono certo essere definiti, giunti negli ultimi messi stanno mettendo seriamente a rischio una categoria che inizia a rialzare la testa dopo due anni di pandemia che hanno devastato l’economia, colpendo soprattutto il terziario.

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