LADISPOLI – In pieno giorno in via Claudia, alle ore 17, si è presentata con il muratore personale per buttare giù il portone blindato nel tentativo di poter rientrare nell’abitazione finita all’asta perché a quanto pare non pagava più il mutuo in banca. L’artigiano non è stato delicato. Ha iniziato a demolire la porta principale aiutandosi con una mazza e dopo quasi tre ore è riuscito a sfasciarla. Il nuovo proprietario, che ha acquistato regolarmente l’immobile all’asta giudiziaria, ha dato ovviamente l’allarme dopo essere rientrato. Sul posto sono arrivati subito i poliziotti ladispolani del commissariato di via Vilnius che hanno sorpreso la donna, una cittadina di origini albanesi di 50 anni, che aveva nuovamente varcato la soglia ma questa volta in modo illegittimo. Donna che ha spiegato di aver chiamato il muratore perché non avendo più le chiavi doveva recuperare alcuni oggetti personali. Anche alcuni passanti del quartiere Caere Vetus si erano insospettiti ma la risposta è stata sempre la stessa. Gli agenti invece hanno denunciato la 50enne per violazione di domicilio e danni: non è da cestinare infatti l’ipotesi che la signora volesse tornare a vivere in quella casa irregolarmente piazzandosi ad insaputa del nuovo proprietario che intanto ha dovuto metter mano al portafogli per riparare il portone blindato e parte delle pareti interne. È al vaglio degli investigatori anche la posizione del muratore il quale si sarebbe giustificato in commissariato sostenendo di essere stato contattato dalla donna albanese perché lei si era dimenticata le chiavi dentro casa e non aveva altro modo di entrare.

Sono giorni piuttosto movimentati a Ladispoli dove la Polizia di stato ha arrestato un’altra donna 35enne giorni fa per aver aggredito il padre minacciandolo anche di morte. Quando sono arrivati gli agenti di polizia ha cercato di assalire anche loro ma è stata bloccata e poi condotta nella casa circondariale di Civitavecchia. Un uomo invece denunciato per minacce nei confronti della madre.

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