FRANCESCO BALDINI

CIVITAVECCHIA - Il caldo non ferma il lavoro della Croce rossa italiana, in prima fila per l’assistenza a senza fissa dimora - in aumento nel periodo estivo - e nella consegna dei pacchi che restano 170 a settimana. In questo periodo in città capita di vedere più del solito senzatetto dormire in strada, un fenomeno che secondo il presidente della Cri locale Roberto Petteruti è normale con il caldo e la bella stagione. «Quando riceviamo delle segnalazioni - ha spiegato - ci muoviamo per verificare, essendo estate c’è più passaggio del solito, la maggior parte non sono di Civitavecchia, noi ci muoviamo come al solto offrendo acqua, cibo o chiediamo se hanno bisogno di qualcosa e continueremo per tutto agosto. Tutta la settimana siamo in giro per offrire sostegno, abbiamo il solito giro dei “censiti” più i senza fissa dimora di passaggio».

Parallelamente continua anche l’attività di consegna dei pacchi “alimentari” che contengono generi di prima necessità ma anche prodotti freschi, per l’igiene personale e quant’altro, dei veri e propri “sussidi” per aiutare le famiglie in difficoltà che, purtroppo, restano parecchie. Dopo i numeri impressionanti raggiunti durante il periodo covid, con punte di 230 pacchi, c’è un lieve calo, circa il 30%. «In estate - ha continuato Petteruti - c’è sempre una leggera diminuzione della richiesta, magari c’è chi trova un lavoretto estivo o simili, ma i numeri restano alti. Si tratta di un aiuto materiale importante, per le famiglie più bisognose è come se fosse una sorta di sussidio mensile. Ora a settembre avvieremo delle raccolte mirate in vista dell’inizio della scuola per poter offrire un aiuto completo».

Un passaggio anche sul Pnrr e sugli importanti progetti che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo, parliamo della stazione di post e dell’housing first. Da anni il presidente della Cri locale Petteruti evidenzia la necessità di avere un “campo base”, un luogo fisico di accoglienza in grado di semplificare tutto. «Con il Pnrr stiamo andando in quella direzione - ha detto Petteruti - perché quelle sono le necessità. Si parla di housing first, quindi di interventi urgenti in appartamenti, piccoli gruppi. C’è poi il servizio posta che è utilissimo perché sarà un centro servizi a cui si potranno rivolgere le persone in condizione di povertà estrema. Lì sarà indirizzata ed accompagnata per essere reinserita. Una stazione che sarà utile anche per i senza fissa dimora perché ci sarà una mensa, docce e un servizio di ascolto psicologico. Si tratta di una grossa opportunità che dobbiamo cogliere al massimo. È importante creare un percorso per il reinserimento».

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