CIVITAVECCHIA - Affidamenti diretti sotto soglia in fotocopia a Csp. La società municipalizzata di nuovo sotto i riflettori, dopo la notizia della perdita da circa 1 milione nei primi sei mesi del 2022, questa volta a fare notizia sono gli appalti della società del Comune di Civitavecchia. In particolare, dal resoconto pubblicato sul sito amministrazione trasparente dell’azienda, emergono dei particolari che andrebbero probabilmente valutati attentamente dagli organi di controllo interni ed esterni. A partire da alcuni affidamenti del tutto identici (tranne che per il servizio da svolgere) alla stessa società: è il caso degli interventi di sfalcio e bordi stradali e marciapiedi, affidato il 13 aprile scorso, nell’ambito dell’igiene urbana; e di un pacchetto di 100 interventi di pulizia del cimitero, del mese precedente.

In entrambi i casi ai tratta di 100 interventi di ore ciascuno per una squadra composta da 3 operai dotati di decespugliatori, pota-spiepe, sacchi e tutto il necessario per l’attività da svolgere, al prezzo di 34.000 euro oltre Iva alla società Rome Logiport. La stessa azienda, in un solo giorno, il 13 aprile, ha ottenuto addirittura due incarichi: uno, come detto, per lo sfalcio e la pulizia di bordi stradali e marcipaiedi e uno, da 13.000 euro, per la pulizia delle vasche termali presso i bagni della Ficoncella. In un mese, quindi, Csp, peraltro con un unico responsabile del procedimento per tutti e 3 gli incarichi, ha sub-appaltato parte dei servizi comunali, di cui è titolare, ad un’unica ditta, frazionando l’affidamento della stessa tipologia di intervento su 3 distinte commesse, per un totale di 81.000 euro oltre Iva.

La società affidataria, che ha iniziato ad operare nel 2019 in un settore diverso da quello della cura del verde, da quando è passata ad occuparsi di questo specifico ambito è diventata un’azienda di fiducia dell’amministrazione: oltre ai 3 affidamenti ottenuti dalla municipalizzata, infatti lo scorso anno aveva lavorato direttamente con il Comune: in attesa della maxi gara triennale per il verde, retrocesso al Pincio da Csp, il cui importo originario doveva essere di oltre 2 milioni, si susseguirono 3 affidamenti ponte, il secondo dei quali andò sempre alla Rome Logiport, per circa 168.000 euro complessivi, che dopo pochi giorni chiede di sub-appaltare il taglio dell’erba alla G.M. srl di Silvio Branco.

Quello che allora lasciò perplessi fu tutta la sequenza di atti sul verde, sotto l’indirizzo dell’assessorato all’ambiente di Manuel Magliani: prima si tolse immediatamente il servizio alla società del comune Csp, poi in attesa dell’appalto passò oltre un anno e si affidarono oltre 300.000 euro a ditte esterne, che poi a loro volta decidevano a chi e quanto subappaltare, forse non avendo uomini e mezzi per svolgere alcuni servizi che si sono fatte affidare.

Oggi invece Csp da un lato non ha portato a termine il piano di rimodulazione della raccolta differenziata, che avrebbe consentito di ridistribuire all’interno dell’azienda parte del personale e dall’altro continua quindi a dover imbarcare int
erinali e a sub-affidare quote dei propri contratti di servizio, senza evidentemente rispettare due cardini delle norme anti-corruzione come il principio di rotazione degli incarichi e il divieto di frazionamento degli appalti.

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